Sembra una grande idea, non trovi? LinkedIn e corporate blogging. Ovvero il social professionale per eccellenza e uno strumento (uno dei tanti) al servizio del content marketing. Il binomio perfetto. Sfruttare Instagram può sembrare una sfida, integrare Twitter con il blog aziendale è difficile se pensi all’impegno che devi dedicare all’ascolto e alle conversazioni.

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Ma con LinkedIn tutto sembra facile, immediato, quasi scontato. Perché questo è il social dei rapporti lavorativi, la piattaforma che i professionisti usano per scambiarsi contatti, idee, opinioni. E che magari i “cacciatori di teste” usano per individuare nuovi contatti per la propria azienda. Quindi ha un senso integrare tutto questo con il tuo blog aziendale, vero?

Sì, ha un senso. Ma non è semplice e immediato come sembra. Dovrai anche rivedere la tua content strategy – ovvero l’organizzazione e la pubblicazione dei testi che pubblichi sul blog – se vuoi sfruttare veramente le potenzialità di questa piattaforma. Ecco 4 consigli per fondere due realtà simili (ma non troppo) e ottenere ottimi risultati per la tua attività di corporate blogging.

1. Usa i profili

Hai un blog aziendale? Perfetto. Immagino che ci siano delle persone nella redazione di questo blog. Delle persone con un nome e cognome. Primo step utile alla tua attività: mostra la faccia degli autori, fai firmare gli articoli, dai la possibilità ai lettori di conoscere gli autori dei tuoi contenuti. Perché le persone si fidano solo delle persone, non degli sconosciuti.

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Adesso puoi sfruttare LinkedIn per dare un valore in più alle persone che scrivono sul tuo blog. Linkando il profilo LinkedIn degli autori puoi dimostrare il valore di chi scrive in un attimo: qui le persone troveranno tutti i riferimenti utili per valutare. Condizione essenziale: ogni autore deve avere un profilo sul tuo social. Poi, nella pagina Chi siamo e nel box autore, inserisci un link a questa risorsa.

Per approfondire: dove si trovano i contenuti più importanti del tuo blog.

2. Crea una pagina aziendale

Il grande passo. Hai i profili LinkedIn dei tuoi dipendenti, hai inserito i link nella pagina Chi siamo e nei box autore. Adesso puoi rendere il tuo blog indipendente con una Company Page, ovvero con una pagina aziendale su LinkedIn. Queste pagine rappresentano la tua azienda, riassumono tutte le informazioni e possono linkare i dipendenti che ne fanno parte. Ovviamente hanno anche un’area dedicata alla condivisione dei contenuti: ecco, questo è il luogo in cui potrai lasciare anche i link del tuo blog.

Anche, non solo. La condivisione dei contenuti in una company page ricalca le logiche che caratterizzano tutti i social: non devi parlare solo di te, ma devi condividere i contenuti utili per chi segue il tuo account. Gestisci la bacheca pensando sempre all’utente finale, usala per condividere i contenuti del blog ma anche altro. Magari gli articoli che i dipendenti pubblicano su Pulse (vediamo tra qualche paragrafo). Ovviamente ricorda di inserire il badge ufficiale sul blog per segnalare la presenza della pagina: puoi crearlo seguendo questo link.

3. Sfrutta i gruppi

LinkedIn ha i gruppi. Ovvero delle community dedicate a un unico argomento gestite da un individuo che invita altre persone. Obiettivo? Partecipare, condividere, chiacchierare e confrontarsi. Ecco, tu puoi sfruttare – attraverso un profilo personale – i gruppi per fare pubblicità al tuo blog. In che modo? Facendo seeding, ovvero diffondendo inserendo i tuoi link nelle discussioni.

Sui gruppi di LinkedIn puoi condividere i tuoi articoli, ma fai attenzione: assicurati che sia possibile, che questa pratica non vada contro le regole della community. E non essere fuori topic: rischi di essere etichettato come spam. E questo non è il tuo obiettivo. Tu devi partecipare attivamente ai gruppi, devi lavorare per farti conoscere come esperto del settore e non essere presente solo come un contatto che inserisce i link. Devi pubblicare approfondimenti interessanti, devi aiutare i tuoi colleghi e fare comment marketing.

Quindi i gruppi devono essere usati per far crescere il tuo brand, e non solo per ottenere click. Ultimo consiglio: apri una community tutta tua. Il lavoro si moltiplicherà ma le soddisfazioni saranno sicuramente maggiori. A patto che tu riesca a riunire un buon gruppo di partecipanti senza far collassare il progetto a causa delle critiche, dello spam e del poco tempo a disposizione per gestirla.

4. C’è anche Pulse

Qui entriamo nel vivo della tua attività LinkedIn. Pulse è la piattaforma blogging di LinkedIn, una struttura che ti permette di pubblicare dei contenuti articolati come quelli che scrivi su WordPress: con un titolo, un corpo testo, una o più immagini. E poi link, sottotitoli, paragrafi. LinkedIn Pulse è il tuo blog interno. Potrebbe addirittura sostituire il tuo WordPress.

Non esageriamo, dai. Linkedin Pulse è sicuramente un’ottima soluzione ma non può essere paragonata a un corporate blog indipendente. Come avviene per tutte le altre situazioni in cui non sei tu il proprietario del supporto in cui inserisci i contenuti. Detto questo, però, LinkedIn Pulse può diventare una comoda alternativa al blog personale per i tuoi dipendenti.

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Sei su LinkedIn, sei su una piattaforma dedicata ai rapporti professionali. Avere un blog su LinkedIn vuol dire togliere tempo e risorse al blog principale, e non è il tuo scopo. Dal mio punto di vista una realtà aziendale non può e non deve puntare solo su Pulse. Ma può spingere chi scrive sul tuo blog aziendale a usare Pulse come block notes professionale, come luogo virtuale in cui far nascere e sviluppare la propria identità.

I blog Linkedin Pulse potrebbero diventare una costola del progetto aziendale, un luogo in cui racchiudi determinati contenuti. Magari interviste ad altri contatti LinkedIn o liste di risorse. Oppure il backstage del blog aziendale, dell’ufficio, del lavoro. E poi si possono creare dei rapporti virtuosi tra il circuito social e i blog su Pulse, tra i contenuti che pubblichi su questa piattaforma e il gruppo o la pagina aziendale. In altre parole devi sfruttare la tua capacità organizzativa: Linkedin Pulse e blog aziendale possono viaggiare insieme.

La tua opinione

Linkedin e blog aziendale, due realtà che possono fare la differenza. E che possono fondersi per creare sinergie interessanti non solo da un punto di vista della condivisione, ma anche della creazione di nuovi contenuti. Contenuti che magari, in un primo momento, non trovano spazio nel calendario editoriale del blog aziendale e possono essere sfruttati nel blog del singolo. Secondo te questa unione può essere utile? Come uniresti Likedin e blogging aziendale? Lascia la tua opinione nei commenti.