Il copywriting sceglie uno strumento di applicazione complicato, particolare e soprattutto unico: la nostra testa. E’ necessario azionare sofisticati meccanismi come la fantasia, l’ingegno, la grammatica, le competenze in materia, è fondamentale la concentrazione e un po’ d’estro. Occhi al computer, leggi, rileggi, cancelli, selezioni, tagli, cambi e poi ancora non ti piace.

Ci soffermiamo sempre sulle regole giuste da seguire nella vita e nel lavoro ma spesso dimentichiamo che è possibile fare il ragionamento inverso, quello di tenere ben chiare le cose sbagliate. Se fosse così anche per le nostre azioni quotidiane saremmo tutti degli angioletti? Forse no, ma piuttosto possiamo utilizzare questo metodo per gestire al meglio il nostro lavoro, magari quando un testo buttato giù proprio non ci convince.

Allora, ecco 5 cose da NON fare quando il tuo articolo sembra essere una peperonata alle 11 di sera nel mese di agosto.

1) NON farti prendere dal panico e stabilisci le priorità. Hai fatto una frittata e devi consegnare domani? Respira, prendi un caffè, fai una passeggiata o almeno cinque volte su e giù per le scale. Resetta la mente, cerca una distrazione. Cinque minuti in più o in meno non cambieranno la situazione dunque prenditi una pausa. Quando pensi di essere più rilassato comincia dal testo e prosegui per gradi. Non stravolgere il tuo lavoro, ma addolciscilo. Smussa i periodi che non vanno, togli qualche avverbio, accorcia le frasi che ti sembrano pesanti. Solo dopo controlla la coerenza tra titolo e testo 😉

2) NON fossilizzarti su una parola. Io lo faccio sempre. Comincio a guardare il soffitto, cercando un’illuminazione dal lampadario ( che battuta!), ma niente la parola che cerco non arriva mai. Eppure sembra il termine più esatto per esprimere quello che vuoi dire, quel sostantivo che racchiude benissimo il concetto che vuoi trasmettere, nulla da fare è sulla punta della lingua ma non ti viene. Pazienza! Cambia. Ci saranno almeno altri mille modi di trasformare in parole il tuo pensiero, dunque ( e lo dico anche a me stessa) va benissimo anche nel modo alternativo.

3) NON importi di concludere se non è necessario. Lo so che il copy deve essere brillante, veloce, sempre originale, dinamico, comprensivo, professionale (e modesto :p), ma non è detto che debba essere tutte queste cose insieme, in un preciso momento. Anzi, ancor meglio se scrivi il tuo testo oggi e lo rileggi dopodomani. E’ proprio lì che dirai: “ ma che ho scritto?!”.

4) NON fare di te stesso l’unico giudice inquisitore. Se sei un copy sai bene che ciò che non piace a te non è detto che non piaccia al cliente o al lettore. Dunque, staccati dall’approccio puramente soggettivo e chiedi l’aiuto da casa. Fai leggere il tuo articolo a qualcun’altro ( che non sia la nonna che dirà sempre e comunque “Stupendoooo”), prendi in considerazione il suo parere…sterile.

5) NON fasciarti la testa prima di averla rotta. Se va male, pazienza. Accendi il cervello e ricomincia daccapo, niente preoccupazioni struggenti. E’ il tuo lavoro, dimostra di essere all’altezza di farlo.

Ok, l’ho scritto io ma mi sa che me lo stampo e lo incornicio accanto al mio computer.

Quanto è difficile per un Copy consegnare un lavoro di cui non è convinto? 🙂