Migliorare le performance delle campagne in Google Shopping

Scrivevo la scorsa settimana di come organizzare in modo efficace le campagne in Google AdWords per un e-commerce non sia poi così semplice.

Shopping, in particolare, ben si presta a un particolare tipo di perfezionamento che non ritroviamo altrove in AdWords.

Una volta portato il proprio intero listino in Shopping e assegnato un buon budget giornaliero, non penserai mica che la fatica sia finita, vero? 🙂

Ecco come puoi potenziare la resa delle tue campagne!

Ritorno d’investimento

Una prima buona riflessione legate alle campagne in Shopping è data dal ROI. Quale ritorno possono avere i tuoi prodotti quando presentati all’utente?

Il succo di una campagna Shopping è combaciare con tutto il listino di un e-commerce, quando specifiche ricerche di prodotto meritano una riposta altrettanto precisa.

Se cerco “scarpa rossa con tacco”, ritroverò in lista un’infinità di modelli di scarpe rosse da donna con tacco. Se associo a questa ricerca il nome di un brand, la lista si ridurrà a tutti coloro (brand e relativi partner) possiedono un prodotto per me interessante.

A questo punto, potrei scegliere di non acquistare il prodotto sul sito ufficiale, ma di dirigermi verso un partner che ritengo migliore per portare a termine l’acquisto.

Così, chi architetta una campagna in Google Shopping deve necessariamente tenere conto di condizioni in grado di pregiudicare la resa dei nostri prodotti rispetto a potenziali competitor.

  • Prodotti non venduti in esclusiva sul nostro sito
  • Prodotti che al momento non possiedo un prezzo competitivo
  • Prodotti la cui spedizione non sia gratuita o il cui preso sia troppo alto

Da clienti, quando cerchiamo uno specifico prodotto siamo tentati da aspetti piuttosto basilari, quali:

  • Affidabilità del venditore
  • Prezzo
  • Spedizione (prezzo e tempistiche)
  • Eventuali promozioni in corso

Semplicemente riversare tutto il listino del nostro e-commerce in Google Shopping, senza considerare realmente l’esperienza che vive il nostro cliente in relazione agli aspetti di cui sopra è fortemente limitante.

Listino

A questo punto, due sono le strade a disposizione:

  • vincolare a monte, direttamente nel feed di prodotto, i prodotti disponibili erogando solo quelli a più alto ROI
  • restringere a valle, direttamente in AdWords la propria campagna Shopping, lavorando su gruppi di prodotti

Non c’è un modo migliore dell’altro di procedere e tutto dipende dal contesto in cui ci troviamo a lavorare. In alcuni progetti e con alcuni tipi di e-commerce molto verticali, restringere il feed di prodotto ai soli prodotti di punta, o già destinati alle campagne a pagamento, è piuttosto semplice e non richiede grande manutenzione: se il prodotto c’è, vuol dire che vale e che vi abbiamo già riflettuto ampiamente sopra.

L’alternativa è sempre disponibile direttamente in AdWords, grazie alle peculiarità stesse delle campagne Shopping. È possibile costruire, così come in ogni altra campagna, più gruppi di annunci. La differenza è che ogni gruppo di annunci può suddividere il feed iniziale per una serie di attributi (per esempio il brand o il tipo di prodotto) e offrire un diverso CPC massimo.

Chi non apprezzasse la creazione di più gruppi di annunci potrà, sempre all’interno di un singolo gruppo, suddividere comunque i prodotti in più sottoinsiemi, assegnando a ciascuno di essi un diverso CPC massimo.

L’idea è piuttosto semplice:

  • una campagna in Google Shopping con uno o più gruppi di annunci
  • in uno o più gruppi di annunci, una divisione in sottoinsiemi di prodotti spinti da un diverso CPC massimo.

In questo modo, dividendo e illuminando specifici insiemi di prodotti, ci assicuriamo di donare la giusta esposizione solo a ciò che merita l’attenzione dell’utente.

Suddividere i prodotti

Tra le due alternative, personalmente preferisco suddividere i prodotti all’interno dell’unico gruppo di annunci presenti nelle mie campagne Shopping. Questo mi da modo di ragionare su un unico feed di prodotti di cui interpreto le performance con il passare del tempo e evidenzio i prodotti migliori in base alla risposta del target.

Segmentare un gruppo di prodotti è semplice:

  • Nel gruppo di prodotti della tua campagna, assicurati di recarti nella tab principale “Gruppi di prodotti”
  • In tabella, avrai una voce “Tutti i prodotti” con un piccolo simbolo “+” a fianco
  • Cliccando il simbolo “+” si aprirà una finestra in overlay, in cui potrai suddividere i prodotti per Brand, ID Elemento e molto altro.

A questo punto, potrai scegliere per esempio “ID Elemento” e organizzare nella piccola tabella i risultati per Click, CTR o impressioni, scegliendo di aggiungere al tuo nuovo elenco solo gli ID prodotto più performanti. Potrai poi separatamente scegliere quale CPC massimo applicare a ciascuno di questi elementi – separati ora dal resto – una volta chiusa la finestra.

Divide et impera

Il consiglio è di procedere per piccoli passi. Una campagna in Google Shopping non ha bisogno di incredibile budget per risultare efficace ma ha bisogno di mostrare prodotti che stimolino effettivamente il potenziale cliente.

Identificare questi prodotti è tanto compito di chi vende, guardando ai risultati di vendita globali (mese-su-mese, anno-su-anno), quanto di chi promuove, segmentando progressivamente il listino in Google Shopping in più elenchi di prodotti ad alte performance.

Ne hai mai fatto uso?