Se c’è qualcosa che mi toglie l’appetito sono quei siti che non danno del valore aggiunto all’utente, che non soddisfano i suoi bisogni, che anzi dopo tre secondi gli fanno pensare “torno indietro a rifare la ricerca“.

Certo, non poche volte il vecchio G. li posiziona anche bene, e li più sale anche un po’ di nausea ma guardiamo nel nostro piatto: è ricco? Si tratta di qualcosa che faresti assaggiare al tuo vicino di posto? Insomma, con che diavolo di zozzerie ti sei servito?

GAS: Gorgeous Assets Sharing

Magari guardi nel piatto e ti dici “ma è sempre la solita minestra“. D’altronde il Web è fatto della stessa tipologia di contenuti dal ’90 no? No! Si sono aggiunti, anche nelle SERP e in ricerche verticali – tutta una serie di contenuti multimediali che arricchiscono la risposta del motore di ricerca a una esigenza specifica.

Se ad esempio cerco “come fare la pastiera” Google mi restituisce non soltanto la ricetta di uno dei miei dolci preferiti, ma anche (e sopra tutti gli altri risultati) immagini da far venire l’acquolina in bocca e video della realizzazione.

Questi contenuti non sono solo multimediali, digitali, 2.0. Sono semplicemente meravigliosi! Perché soddisfano la mia richiesta e vanno incontro alla mia esigenza in più modi.

Sono contenuti a tutto GAS: Gorgeous Assets Sharing – Risorse meravigliose da diffondere e condividere.

Quali sono i contenuti GAS del tuo sito?

Secondo mio modesto parere dovresti identificare subito quali siano i contenuti GAS da creare, ottimizzare (Search) e condividere (Social) per il tuo specifico segmento di mercato.

  • Vendi dei corsi online di pizzaiolo acrobatico? Offrine un assaggio con un webinar ottimizzato per YouTube!
  • Vuoi mostrare dei risultati di una ricerca sulla digeribilità della crosta? Crea un’infografica che non sia una pizza!
  • Hai scritto un libro di ricette della nonna? Condividi un pdf con l’estratto delle più ricercate!

La possibilità più meravigliosa di tutte è che tutti questi contenuti possono a loro volta essere ottimizzati – o per posizionarsi sul motore verticale di riferimento (YouTube, Immagini..) oppure per ottimizzare tutta una serie di fattori per il proprio sito: permanenza sulla pagina, percentuale di rimbalzo, congruità degli elementi con le parole chiave di riferimento.

Insomma, una SEO a tutto tondo sia come Search che come Satisfaction.

Ma la bolletta del GAS è salata?

Certo investire su più materiali e – naturale conseguenza – sulla gestione degli stessi non è tenero né in termini di tempo che di denaro, specie se si vuole essere davvero professionali.

Però ne vale davvero la pena: perché essere uno dei tanti che brucia come un fornelletto da campo quando potresti infuocare la passione dell’utente con i tuoi contenuti?

Tu cosa ne pensi?