Uno dei punti decisivi della tua attività di blogger: portare i lettori da un articolo alla landing page. O magari su un infoprodotto che vendi, su un articolo collegato al tuo programma di affiliazione. C’è un piccolo problema, ovvero quello relativo all’attenzione del lettore nei confronti della pubblicità.

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In parole povere, devi evitare la banner blindness. Devi essere in grado, cioè, di catturare l’attenzione del pubblico e portare i click dove preferisci. Il concetto di inbound marketing si basa su questo: continuità nelle pubblicazioni, capacità di intercettare il pubblico con contenuti utili in determinate situazioni e organizzazione dei banner in modo da veicolare traffico sulle landing page.

Ovvero sulle pagine che trasformano il lettore in un cliente, o in un lead. Puoi ben capire, quindi, che devi inserire dei banner per veicolare traffico. C’è un problema: se da un lato il lettore riesce a ignorare le pubblicità, inserzioni troppo invadenti rischiano di portare le visite fuori dal tuo sito. Con conseguenze disastrose anche per la SEO. Ecco perché devi leggere questi consigli per inserire i banner.

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Contestualizzare i contenuti

Primo punto da sottolineare quando ragioni sui banner e i link interni da inserire nelle varie sezioni della tua pagina web: più contestualizzi e meglio è. Questo significa che se hai un blog di web marketing e sponsorizzi il tuo servizio di consulenza nella sidebar è una cosa buona, se porti le persone verso banner AdSense che fanno apparire un viaggio a Lourdes solo perché hai usato la parola Madonna nel testo (esperienza reale, è andata proprio così) stai dando un calcio alla buona esperienza utente.

Quindi proporre un servizio base e sempre contestualizzato in tutte le pagine web può essere la soluzione. Meglio se riesci a dare un messaggio ancora più preciso. Ad esempio, si parla di ottimizzazione base di un articolo per Google? Qui può essere importante inserire il banner nella sidebar verso il corso SEO base, o alla tua consulenza per fare formazione sul primo sito web.

Ora mi dirai: devo creare una sidebar per ogni articolo? No puoi usare un comodo plugin che consente di collegare una sidebar al singolo post, a una categoria o a un tag. Sto parlando di Custom Sidebar, da sempre al mio fianco per personalizzare le barre laterali dei blog che vogliono portare i click sulle pagine.

Non impedire la lettura

Può sembrare scontato, ma un passaggio deve essere chiarito: i banner non devono impedire la lettura. Non devono essere un ostacolo all’attività principale che ha attirato il pubblico sulla pagina.

Ci sono interessi economici che fanno la differenza. Una web agency non può inserire un plugin per automatizzare l’inserimento di Adsense per monetizzare poche visite, e rovinare l’esperienza utente con banner invadenti e inutili. Peggio ancora se si tratta di interstitial advertising o pop up che coprono tutta la schermata: il mobile update di Google tende a penalizzare le pagine con questi elementi.

Evita le zone morte

La banner blindness non riguarda tutte le aree della tua pagina web. Ci sono delle aree che l’occhio umano ormai ha assimilato ed evita puntualmente. Soprattutto se i banner non rispettano la regola appena citata, quella della contestualizzazione. Queste mappe di calore (fonte Nielsen) suggeriscono proprio questo: le persone ignorano determinati stimoli.

banner blindness

Questa è una regola ferrea? No, come suggerito prima se il messaggio è decontestualizzato o particolarmente invasivo l’effetto aumenta. Alcune prove fatte sul mio blog personale suggeriscono una riuscita particolarmente efficace dei banner umanizzati. Ovvero con un volto umano sopra (nella fattispecie il mio). Ciò che fa la differenza è l’analisi: usa un tool come Hotjar per registrare le sessioni dei lettori e creare delle heat map per capire se il tuo banner funziona.

Se i banner funzionano puoi sfruttare un plugin molto conosciuto per amplificare la sua efficacia: Q2W3 Fixed Widget, un’estensione che consente di incollare il visual allo scrolling della sidebar. Altra soluzione: una Hello Bar nella zona superiore all’header capace di seguire lo svolgimento della lettura. In un’area poco invadente ma sempre sotto l’attenzione del pubblico.

Non dimenticare elementi di riconoscimento

I banner funzionano bene se vengono riconosciuti come elementi interni del tuo progetto, come qualcosa di tuo. Ad esempio può essere utile inserire delle foto con la tua figura, con un volto rivolto verso l’utente e un messaggio chiaro. Magari puoi usare logo e colori aziendali. In ogni caso può essere utile fare in modo che il tuo brand si associ al banner in modo da non farlo apparire come qualcosa di esterno.

Usa un copy avvincente sui banner

Cosa fa la differenza su un banner? I colori sono importanti, il visual anche. Devi usare un testo capace di raccogliere l’attenzione del pubblico. Magari una call to action che inviti l’utente ad agire. In questi casi funziona molto bene l’occasione persa, ovvero la tecnica che mette di fronte il lettore a una scelta tragica: “Vuoi aumentare definitivamente il tuo guadagno mensile? Clicca per scoprire come”.

Nel caso di un pop up che ha anche un tasto per chiudere l’inserzione puoi usare un “No, guadagno già abbastanza” vicino alla X per chiudere la grafica. Difficile resistere, vero? È normale!

Registra i risultati

Questo è il passaggio decisivo. Crea dei banner e poi scopri cosa succede sul sito. Devi capire se queste creatività funzionano e lo devi fare con strumenti chiari, come il già citato Hotjar. Puoi usare anche Google Analytics che consente di individuare i flussi di traffico: dove vanno le persone quando arrivano su una pagina web? Cliccano sul link che hai inserito? A tal proposito puoi usare Page Analytics by Google.

Di cosa si tratta? Questa è un’estensione di Chrome che ti consente di scoprire come interagiscono le persone con una pagina web, e in particolar modo dove cliccano. Altri valori da considerare in questi casi: bounce rate e tempo di permanenza su una pagina. Se noti valori troppo alti nel primo caso e bassi nel secondo forse potrebbero esserci delle pubblicità troppo invadenti su determinate risorse.

Per approfondire: come creare un banner per il web

Tu come hai inserito i banner?

Aggiungere i banner su un sito può essere più complicato del previsto. Pensavi di usare solo la barra laterale, in realtà puoi andare oltre e tentare strade differenti. Come, ad esempio, quella che ti consente di evitare gli stratagemmi dell’occhio per silenziare la pubblicità. Il modo migliore per ottenere questo? Fare in modo che le persone non percepiscano il tuo banner come pubblicità. È possibile? Tu hai raccolto buoni risultati? Lascia i tuoi consigli in questo post, ti aspetto nei commenti dell’articolo.