In questa settimana per la rubrica Instagram parleremo di hashtags. Semplici parole precedute da quel simpatico simboletto #, in gergo chiamato cancelletto. Inoltre conosceremo l’uso della didascalia, e come utilizzarla al meglio.

Sappiamo tutti che Instagram non è solo foto e video, ma c’è dell’altro. Gli hashtags in particolare servono per raggruppare tutti i post che utilizzano la stessa parola preceduta dal #. Funge da mero contenitore di foto e video. Utilizzare gli giusti hashtags e una didascalia appropriata per ciò che è rappresentato nel post è molto utile ai fini della portata di engagement.

Sono tantissimi gli hashtags utilizzati su Instagram. Principalmente costituiscono l’idea base per lanciare un nuovo progetto. Tra gli esempi più conosciuti in Italia troviamo #instaitalia per canalizzare le foto che ritraggono posti e paesi italiani.

Un altro progetto molto interessante e conosciuto in Italia è #whatitalyis e #huntgramitaly che è collegato ad Huntgram, un app che seleziona i migliori contenuti di Instagram pubblicati da ogni parte del mondo, per ogni paese.

Oltre ad utilizzare gli hashtags per progetti fotografici che corrispondono il più delle volte a profili Instagram, come anche nel caso di #ayellowmark che raggruppa tutti post contenenti il colore giallo, come si può intendere dal nome stesso, sono utilizzati anche per contest e concorsi a premi.

Questi ultimi hanno l’intento di creare una portata mediatica molto forte e solitamente sono usati per aumentare la brand awareness di alcune aziende, grandi e piccole, o ancora per la promozione turistica di un territorio o un evento (come nel caso dell’instameet mondiale che si è tenuto la scorsa settimana, il quale hashtags era #WWIM con l’aggiunta della città).

Aggiungere gli hashtag nella didascalia o nei commenti è un passaggio da non sottovalutare, perché se io ad esempio voglio trovare le foto della torre di Pisa, scrivendo #torredipisa probabilmente troverò i contenuti che mi aspetto. Ad esempio l’altro giorno avevo bisogno di sapere il nome di un posto vicino l’Eur, qui a Roma; ho scritto #eur nella ricerca per hashtag di Instagram e sono riuscito a conoscere il nome, grazie anche alla didascalia delle foto che descriveva il posto con il nome.

Anche la didascalia delle foto è utile per descrivere e creare engagement con le persone che ci seguono. Magari descrivendo in modo simpatico la foto, il luogo, piuttosto che il prodotto che un’azienda vuole vendere. È consigliato utilizzare gli hashtags inserendoli nella didascalia e dandogli un senso. Ad esempio se voglio descrivere una breve storia su una foto in cui è presente una Fiat 500, nella didascalia scriverò “#Fiat500 in #Rome”. Ovviamente è un esempio molto banale per capire l’importanza dell’ottimizzazione e della combinazione tra hashtags e didascalia. Poi possiamo aggiungere anche altri hashtag tra i commenti e possiamo modificare la didascalia quando preferiamo (grazie a uno degli ultimi aggiornamenti di IG).

Rimanendo in tema di aggiornamenti, ricordo che con l’ultimo le foto con gli hashtags non si posizioneranno più alla fine, dopo l’aggiunta, ma saranno ordinati in base alla data di pubblicazione della foto.