Il listening è quella fase del marketing in cui si ascolta letteralmente la discussione intorno a un tema, un ambito, un marchio per determinarne i registri colloquiali e la fragranza di un trend. Proprio come quando si ascolta il suono della crosta, per determinare se il pane è buono o meno (questo l’ho imparato dal film Pixar, Ratatouille).

Ad ogni modo, il listening è un’attività che può essere molto utile alla SEO, anzi determinante. Se partiamo dal concetto che le persone utilizzano il motore di ricerca per soddisfare dei bisogni – sapere come queste esprimono le loro richieste può fare la differenza fra un’analisi SEO funzionale alle attività successive, che una totalmente fuori bersaglio.

Un po’ come eseguire perfettamente la ricetta della torta al cioccolato e sbagliarsi mettendo il sale al posto dello zucchero.

Immedesimarsi nell’utente-tipo grazie al listening SEO

Non dico che per sfornare il sopracitato dolce, dovresti “pensare” come il dolce stesso, ma nel caso dell’utente-tipo devi davvero metterti nei suoi panni.

  • Con che termini cercherà di soddisfare la sua richiesta?
  • Come cercherà ciò che probabilmente offri?

I due punti non sono slegati ma rappresentano le due facce dello stesso soldino (ti ricordi il soldino?).

Bisogna iniziare a navigare blog, forum, siti di competitor, istituzioni e associazioni legate al segmento di mercato che stai studiando in fase di listening per arricchire il tuo vocabolario.

Non solo gli evidenziati concorrenti ma anche e soprattutto tutta la websfera che vi gira intorno: non è detto che a loro non sia sfuggita una sfumatura particolare, e quindi di conseguenza anche tu la devi ignorare.

Ma gli strumenti?

Si è vero, ci sono strumenti per determinare il numero di ricerche di una data parola chiave/query ma questo non vuol dire che tu debba rinunciare a usare il cervello: “mastoplastica” e “rifarsi il seno” (il mio esempio tipo in questo caso) sono la stessa ricerca ma rivolte a due nicchie differenti di utente-tipo.

Se il possibile cliente dello studio che segui è più orientato a utilizzare il secondo termine che il primo, non c’è statistica che tenga (il termine scientifico è infatti più utilizzato) devi posizionarti per quello che porta più ritorno a te e non in termini assoluti.

Creati dei documenti e diventa un vero esperto in materia della nicchia che stai studiando, un po’ come il cuoco che si specializza per diventare un pasticciere provetto.

E tu cosa ne pensi? Hai mai tempo di fare del listening per la tua SEO?