Il tuo progetto web è in via di definizione. Hai fatto tutto: hai scelto il tema WordPress, hai pensato al piano editoriale, hai scritto i testi delle pagine e hai individuato la strategia SEO. Meglio ancora, hai una strada da seguire in termini di web marketing. Sai cosa devi fare, ecco. Però devi scegliere il nome dominio, un passaggio che ti mette in crisi perché individuare questa stringa di testo non è facile.

5 aspetti da considerare quando scegli il dominio di un sito

Il dominio un elemento essenziale del micro-copywriting, racchiude tutto quello che sei. Volendo, è ancora più importante del naming perché ha delle ripercussioni SEO. Ma ti consente di andare oltre l’estetica e il tecnicismo, e di farti riconoscere in un attimo. Tu sei il tuo nome dominio, e viceversa. Ecco perché c’è sempre grande attesa dietro queste scelte. Il nome dominio è essenziale.

Quindi la decisione diventa drammatica: come fare? Ci sono delle conseguenze tecniche e delle riflessioni da fare in termini di branding, non sempre la soluzione è dietro l’angolo. Oggi voglio affrontare un tema molto delicato per il futuro del tuo blog o sito web: quali sono gli aspetti da considerare quando scegli il tuo dominio? Ecco la mia esperienza personale in 5 punti strategici.

Per approfondire: è possibile registrare un dominio con lettere accentate?

Quale estensione (TLD) scegliere?

Esatto, il primo punto è questo: scegliere il dominio di primo livello, ovvero l’estensione del tuo indirizzo web. Meglio il .com o il .it? In linea di massima i top level domain nazionali servono a dare una connotazione locale a un’attività radicata sul territorio, mentre il .com è pensato per chi non vuole chiudersi all’interno di un mercato e ha già pensato a una strategia internazionale.

Il .it è perfetto per chi punta al settore italiano, così come ogni altra estensione nazionale viene suggerita per farsi riconoscere come una realtà dedicata a un determinato pubblico. Se hai le idee chiare su questo punto puoi procedere, altrimenti il .com è la strada migliore in qualsiasi caso. Se possibile ragionerei intorno a queste soluzioni, e acquisterei entrambe le estensioni per fare brand protection.

Fai sempre una ricerca prima di acquistare

Non sempre i nomi dominio sono privi di storia. Qualcuno può aver usato quella combinazione di lettere per costruire un blog o un sito web di dubbia credibilità. Ecco perché dovresti fare un controllo approfondito dei backlink che rimandano al dominio, magari una ricerca online per individuare eventuali menzioni su pagine web, siti di recensioni e forum. Anche una query su Twitter può essere utile.

Tutto questo è indispensabile per capire se il dominio ha dei trascorsi burrascosi. E magari dei problemi SEO. Se hai la possibilità usa strumenti come Majestic, Seozoom e Semrush per analizzare il dominio. E con archive.org/web puoi andare indietro nel tempo per controllare cosa c’era su quel dominio. Avere un quadro chiaro è importante prima di costruire qualcosa su un dominio poco affidabile.

Attenzione all’HTTPS e al certificato SSL

Oggi questo è un punto indispensabile, o quasi. Su Google Chrome, con l’ultima versione, basta scrivere qualcosa in un campo per inserire testi (form per newsletter, commenti, ricerca interna) per far apparire la dicitura Non Sicuro in alto a sinistra. Uno dei punti più visibili della pagina web. Come risolvere il problema? Quando acquisti il tuo dominio assicurati di avere anche il certificato SSL.

La strada intrapresa da Google: un web più sicuro. Quindi se hai deciso di acquistare un dominio ora ti conviene iniziare con l’HTTPS. Molti hosting offrono Let’s Encrypt gratuito con l’hosting, ma se devi aprire un e-commerce o un portale di prenotazioni ti conviene investire in un certificato performante.

Attenzione alle keyword nel dominio

Senza entrare nella questione Exact Match Domain, questione delicata e che rimando agli esperti SEO, la domanda rimane: meglio usare un dominio con o senza keyword? Io dico questo: l’ideale è avere una stringa di testo capace di fondere la tua identità e il topic che vuoi affrontare. Proprio come è stato fatto con SEOchef: è un brand che si trasforma in dominio. Ma racchiude anche la keyword più importante.

Quella che rappresenta l’attività centrale dell’azienda. Lo so, non è facile. Per i liberi professionisti è più semplice, basta lavorare su nome e cognome, ma tutto questo fa parte del tuo progetto web. Io di solito ragiono così: tutti si ricordano di nike.com ma nessuno di scarpe-da-ginnastica-bianche.com. Lavora su un progetto a lungo termine, sviluppa il tuo brand e non le keyword.

La semplicità vince sempre

Il dominio deve essere semplice. Sotto tutti i punti di vista. Ci sono delle regole da rispettare prima di scegliere un nome dominio per blog o siti web? Sì, pensa che ogni volta questo elemento deve essere ricordato dalle persone che vuoi raggiungere. E capito da chi legge per la prima volta il tuo indirizzo. Quindi, quando pensi al tuo nome dominio ricorda che deve essere facile da:

  • Leggere
  • Scrivere
  • Pronunciare

Il punto essenziale è questo: il nome dominio deve essere immediato. Niente giochi di parole o significati che potresti capire solo tu. Inoltre devi fare attenzione a errori di battitura e doppi sensi che potrebbero mettere in difficoltà il tuo brand. Quando hai scelto delle alternative, mandale a più persone che non conoscono la tua attività e altre che già ti conoscono. Incrocia i dati e registra eventuali osservazioni.

Per approfondire: come scegliere un dominio per un PBN

Hai già acquistato un dominio per il tuo blog?

Questo è un punto essenziale per il tuo progetto: acquistare un dominio efficace vuol dire farti riconoscere e trovare dal tuo pubblico, ed è questo uno dei passaggi chiave per completare la tua opera di ottimizzazione. Un’ottimizzazione che riguarda la SEO, ma non solo. La user experience e branding diventano passaggi. Sei d’accordo? Hai già scelto il nome dominio del tuo progetto web? Lascia la tua esperienza nei commenti, e usa questo spazio per le tue domande sul dominio.