La Search Engine Optimization ovvero la tanto chiacchierata ottimizzazione sui motori di ricerca è per tutti? Ovvero si può parlare di Search Engine Omnibus oppure ogni attività ha bisogno di un suo peso specifico di attività di promozione?

Mi spiego meglio: ciclicamente, forse a causa anche di quella fascia di servizi low cost e low rendement, si pensa che CHIUNQUE abbia bisogno delle attività di SEO – a prescindere del business di riferimento e soprattutto (peccato mortale più del mangiare una mela dalle spire di un serpente) senza alcuna analisi pregressa di Search Marketing.

Parlando a titolo strettamente personale, non credo che sia così: bisogna ascoltare le esigenze del possibile cliente (e se non lo sa fare uno che fa Satisfaction Engine Optimization..) e tradurle in KPI tangibili in ottica di ritorno dell’investimento.

A chi serve la SEO?

Nella mia piccola esperienza mi sono capitati clienti di tutti i tipi e una fetta maggiore di possibili tali. Alcuni di questi non avevano alcuna necessità di fare SEO (erano già posizionati perché magari erano gli unici che lavoravano in un settore molto verticale) oppure non avrebbero avuto alcuna possibilità (store di scarpe da donna con prezzi circa il doppio di Zalando).

Credo che a queste conclusioni:

  1. Nessuna necessità.
  2. Nessuna possibilità.

Ci si arriva solamente dopo un’analisi seria del business di riferimento: si, siamo ancora a mezzo passo prima di strutturare un’idea SEO vera e propria.

Budget per la SEO: siamo realisti

In seconda istanza, anche se sembra scontato dirlo, ma anche un budget di un certo tipo inficia in un’attività SEO: SOPRATTUTTO perché ci si trova in un ottica di competizione che neanche Hell’s Kitchen: ok che da grandi risorse derivano grandi responsabilità (semi-cit.) ma se identifichi un tuo competitor nelle SERP, quantomeno devi saper bilanciare il grado di sfida.

Insomma, se sei il piccolo store che ha nel suo stesso segmento online degli attori come Zalando, non solo non puoi considerarli tuoi competitor, ma lato SEO ti suggerirei di trovare dei prodotti di lunga coda che il megastore online non ha.

Altrimenti, anche ammettendo di riuscire a fare SEO per tutti (Search Engine Omnibus appunto), non avresti conversioni perché l’utente sarebbe – giustamente – più portato a fidarsi di Zalando che di te. Non offenderti, è normale, anche se fa più male di una torta in faccia.

Ci sono molti strumenti nella cucina dell’Inbound Marketer, è stupido pensare di poter mangiare la zuppa con la forchetta solo perché ci si incaponisce e/o si è affezionati a quello strumento.

Analizza, e poi decidi: si tratta di una zuppa con la trippa? Magari la SEO forchetta può tornarti utile. Si tratta di una zuppa di funghi liscia? Usa il cucchiaio Social, ad esempio.

Tu cosa ne pensi? Preferisci mangiare con le mani :D?