Prestashop è un CMS Open Source per E-Commerce che sta prendendo rapidamente quote nel suo mercato di riferimento grazie a una semplicità d’uso (e di tracking delle vendite) molto intuitiva.

Se WordPress sta alla creazione di blog e progetti editoriali per facilità di implementazione, ecco come Prestashop sta all’E-Commerce. Questa però non dev’essere scambiata per faciloneria: infatti si tende a considerare il CMS come SEO Friendly di base quando, in realtà, l’unico modo per farsi amico il motore di ricerca con un Content Management System.. è quello di ottimizzarlo (o di farsi dare una mano da degli esperti :)).

Come fare? Senza scendere troppo nel dettaglio, ecco 5 cose da sapere – di base – quando si fa SEO con Prestashop.

I 5 punti dell’ottimizzazione con Prestashop

1. Gestire la struttura dell’e-commerce

Costruire l’architettura del sito con Prestashop può sembrare davvero molto semplice: il sistema di Categorie e sotto-categorie è intuitivo e permette di ragionare “a cassetti”.

Il problema vero è che questi comparti dovrebbero essere studiate in ottica SEO, utilizzando le query di riferimento e, soprattutto, in caso di ri-organizzazione (ti capiterà, oh se ti capiterà) saper bene come e dove spostare i prodotti e quali categorie non rendere più visibili e/o re-indirizzare.

Si tratta più di una dichiarazione di intenti più che un vero e proprio consiglio tecnico.

Ah, da mia piccola esperienza ho notato come – se anche ben redatte lato contenuto – le categorie tendano a posizionarsi meglio dei prodotti interni (tranne ovviamente i casi di prodotti specifici molto ricercati). Vale la pena non ridurle a meri aggregatori di prodotti.

2. Curare la scheda prodotto

La scheda prodotto di Prestashop è estremamente pulita e chiara. Anche la composizione a-là-Amazon è funzionale lato UX e SEO.

Quindi non essere parco di parole e completa sia la descrizione breve, a lato della call-to-action di acquisto, che quella lunga below the fold.

Inoltre non dimenticare di associare altri prodotti come accessori, in modo tale da incrementare le possibilità di vendita di un carrello più sostanzioso.

3. Upgrade costante

Prestashop può far conto su una community in continuo sviluppo e su un sistema in continuo aggiornamento. L’ho scoperto uno-due anni dopo la sua ribalta e da allora il “pupo” è cresciuto in un modo che Shaquille O’Neal in confronto è un nano.

Gli ultimi aggiornamenti poi hanno dato un bel boost a questo andazzo.

4. Non esagerare con i moduli

Questo è un problema condiviso con il “cugino spirituale” WordPress. Sebbene i migliori moduli per Prestashop siano a pagamento – che di per sé è un piccolo deterrente – si tende ad esagerare con l’installazione e l’utilizzo.

Rischiando conflitti, appesantimento del sistema e funzioni attivate più volte. Fra l’altro il CMS, di iterazione in iterazione, ha sempre teso a inglobare funzionalità rendendo di fatto inutili alcuni moduli.

Fai pulizia!

5. Considera un blog per allargare le ricerche

Non solo query commerciali, puoi anche intercettare le esigenze degli utenti che hanno domande circa un determinato prodotto. Prestashop permette la realizzazione di un blog interno anche se, devo dire, ho sempre preferito affidarmi a un WordPress esterno.

Magari non è la migliore delle scelte a livello di risorse, ma valuta tu anche in base a quanta importanza vuoi dare a a questa parte di progetto.

In ogni caso ricorda, che puoi sempre contare su un’assistenza puntuale su Prestashop da queste parti 🙂

E tu? Quali sono i tuoi punti fermi circa questo CMS?