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La struttura di un sito, specie per un e-commerce, è fondamentale per più di un aspetto: in primo luogo per migliorare la navigabilità dell’utente, in modo tale da migliorarne l’esperienza d’uso e non farlo impazzire al tal punto da voler rimbalzare via dal sito dopo una manciata di secondi.

In secondo luogo, non meno importante, per andare a realizzare tutto quello che è emerso in precedenza dall’analisi SEO ovvero di ricerca delle query più performanti in termini di ritorno dell’investimento.

SEO Siloing: strutturare un sito come un silo

Una delle strutture più utilizzate – e a mio parere, più razionali in un mondo folle e veloce come quello del Web – è il silo, come viene detta in gergo, ma sentiti libero di chiamarla “a cassetti” e via discorrendo. Ogni metafora e buona se serve per far capire che bisognerebbe, semplicemente, agire secondo buon senso.

Perché dico così? Spesso e volentieri mi capita di analizzare e lavorare su siti dove basterebbe agire con un minimo di criterio e strategia per evitare di mettere mano più volte, e con più partner, sulla stessa malnata struttura.

Spesso si manca di lungimiranza, oppure ancora non si guarda al proprio target di riferimento. E no, per essere preparati non intendo “quale CMS scegliere” che sia Prestashop o meno, ciò che davvero importante è riuscire a sfruttare tutte le potenzialità del sito.

Strutturare un sito e-commerce: un piccolo caso studio

Ti voglio fare un piccolo cadeaux, tipo una bomboniera. Anzi, parliamo proprio di questo: analizziamo la flow (ovvero il flusso di informazioni) di un sito su cui mi è capitato di lavorare.

Le criticità erano le seguenti:

  1. Poca attinenza con le query che ricercava lo specifico target.
  2. Posizionamento SEO da far partire.
  3. Confusione sul catalogo prodotti.

La flow che trovi al link poco sopra ha aiutato in questi singoli casi, perché:

  • Dopo un’analisi SEO è stato finalmente focalizzato il target (chi cerca bomboniere legate a un evento di interesse).
  • Si può lavorare ragionando nell’ottica che ogni pagina sia una landing page per la query di riferimento.
  • Finalmente non ci sono prodotti che si accavallano e quindi c’è ordine, non caos.

SEO è Ordine

Il caos nella SEO è estremamente utile nel momento in cui serve lavorare di pensiero laterale (ad esempio, nel caso in cui sopra, nel tirare su una categoria dedicata alle “bomboniere fai da te”, trend in crescita e molto particolare) ma al momento di focalizzare, bisogna tirare fuori un’anima analitica quasi da genitrice che ti sistema la camera.

Unire questi due aspetti non è semplice, ad esempio nel caso di cui sopra, chi aveva realizzato la struttura credeva genuinamente che la precedente fosse ok, ma quando si è arrivati a parlare di posizionamento sui motori di ricerca è uscito fuori come bisognasse ri-orientare nell’ottica di rendere ogni pagina la risposta al bisogno dell’utente.

E tu cosa ne pensi? Come strutturi il tuo e-commerce?