Sul blog SEOchef ho già cantato le lodi di Answer The Public, ottima soluzione per esplorare le domande e le esigenze del pubblico rispetto a una query. Ma è impossibile continuare senza un’analisi di Ubersuggest, SEO tool molto utilizzato per la ricerca e l’approfondimento delle keyword.

Ubersuggest

Ubersuggest è uno strumento gratuito (creato daAlessandro Martin e ora di Neil Patel) per analizzare le query che ruotano intorno a una keyword principale. Ti permette di lavorare sulla long tail, sulle ricerche con diverse parole chiave. Soprattutto organizza in ordine alfabetico le richieste con un volume degno di nota che si collegano all’esigenza principale.

Tutto questo fa di Ubersuggest una realtà impossibile da ignorare. Chi si occupa di SEO non può fare a meno di questo nome, anche se usa realtà a pagamento come SEOzoom e Semrush. Un confronto con i risultati di Ubersuggest è sempre utile, in particolar modo se devi lavorare con la scrittura. Ecco, infatti, un paio di consigli per migliorare la tua opera di web writing.

Come funziona Ubersuggest

Prima di scoprire i consigli per usare al massimo Ubersuggest voglio approfondire la base di partenza: come funziona? La base è quella delle ricerche suggerite di Google. Quando digiti una query sul motore di ricerca più famoso del web c’è la funzione di completamento automatico che indica possibili soluzioni. Come si definiscono? Grazie ai dati incamerati dalle ricerche precedenti: Google mostra ciò che le persone cercano con maggior frequenza.

In fin dei conti è questo il tuo scopo: capire cosa vogliono le persone per creare dei contenuti capaci di rispondere alle esigenze. E pubblicare con cognizione, senza sprecare parole ma indirizzando gli sforzi verso esigenze chiare. Questa funzione di Google è utile, ma nella forma base (ovvero quella che puoi sfruttare nella ricerca) è limitata. Non puoi esplorare la vastità delle ricerche con 5 o 6 consigli.

Ecco perché Ubersuggest diventa fondamentale: recupera tutte le ricerche che circondano una query e le ordina seguendo l’alfabeto. Prima racchiude quelle più comuni e richieste (di solito coincidono con quelle indicate nel suggest della serp) e poi indaga ogni singola lettera per scovare le richieste digitate.

Due dettagli operativi: prima di effettuare la ricerca scegli la fonte e la lingua. Puoi rovistare in ogni angolo del web o scegliere solo risultati relativi a YouTube, o allo shopping. O ancora a Google Image.

Ubersuggest e piano editoriale

Come usare Ubersuggest? Io lo sfrutto soprattutto per snocciolare il piano editoriale dei progetti. Uno dei passaggi di questo documento riguarda la definizione dei contenuti da portare sul calendario. Detto in altre parole, cosa devo scrivere sul blog? Il lavoro di ricerca sul target mi consente di individuare delle reader personas, dei modelli idealtipici del pubblico.

Una volta terminato questo step devi scegliere i temi da affrontare per intercettare i lettori, che sarebbero potenziali clienti o elementi funzionali alla strategia. Io in questi casi lavoro con le mappe mentali: al centro metto il topic principale e i primi nodi rappresentano le tassonomie del blog. A questo punto posso attivare Ubersuggest e scoprire filoni interessanti per il progetto.

Ti faccio un esempio: ho inaugurato un blog di web marketing e ho deciso di dedicare una categoria alla SEO. Quali sono gli articoli da inserire nel calendario editoriale per rimpinguare questa sezione? Lancio la keyword nel form di Ubersuggest e mi godo l’output. Vedo che ci sono risultati dedicati al lavoro di SEO audit, al plugin di Yoast, ai corsi. Di conseguenza capisco che il mio pubblico è interessato a queste sfumature e le inserisco nella mappa mentale: questi argomenti saranno al centro dei miei interessi.

Da leggere: 9 semplici ottimizzazioni SEO per chi inizia a fare blogging

Ubersuggest e scrittura di un articolo

Ubersuggest è decisivo in fase di pianificazione, ma lo è ancora di più quando devi creare i contenuti. Il motivo è semplice: grazie all’analisi puoi scoprire cosa vogliono le persone rispetto a un determinato argomento. In questo modo è più semplice pubblicare articoli capaci di rispondere alle necessità di chi legge. Sai cosa significa questo?

Ubersuggest

Soddisfare il pubblico, comunicare segnali positivi a Google che prende nota. E premia. Perché questo è il suo scopo: restituire il miglior risultato possibile. Ancora una volta il concetto di scrittura online si declina intorno alle esigenze del pubblico: devi scrivere per il lettore, non per Google. Ma puoi usare le informazioni immagazzinate nei server di questo motore di ricerca per raffinare la tua opera.

In che modo? Sempre con Ubersuggest, utility decisiva per estrapolare e organizzare le keyword. Devi scrivere un articolo dedicato agli hosting WordPress? Argomento delicato, inseriscilo nel forma di Ubersuggest ed estrapola le ricerche degli utenti. Molte sono inutili ai tuoi scopi informativi, quindi puoi usare un’altra funzione decisiva: la selezione attraverso la spunta laterale. Analizza i risultati scegli ciò che può essere sviluppato nell’articolo e isola ciò che serve.

Quanto costa Ubersuggest?

Ubersuggest è gratuito, puoi raggiungerlo qui: ubersuggest.io. Fin quando Google darà la possibilità di indagare i suoi dati, questo tool sarà al tuo servizio. Per migliorare le prestazioni di questa realtà puoi prendere in considerazione Keywords Everywhere. Ovvero un’estensione per aggiungere il volume di ricerca alle varie query. In questo modo hai informazioni complete, ma sempre legate alla tua analisi.

Keywords Everywhere

I risultati di Keywords Everywhere.

Questo è un aspetto da sottolineare: tutti i numeri di questo mondo non sostituiranno la tua capacità di contestualizzazione e di analisi per sfruttare al massimo la scrittura online. Gli strumenti restano tali, non sono loro a decretare il successo o l’insuccesso di un contenuto. Ubersuggest (così come Keyword Planner, Google Trend e SuggestMrx di Merlinox) danno informazioni che tu devi usare.

Come usi Ubersuggest?

Queste sono le soluzioni che metto in campo ogni giorno per sfruttare Ubersuggest, ma adesso ti faccio una domanda: qual è la strada migliore secondo te? Scommetto che anche tu usi questo SEO tool per ottenere buoni risultati, per scoprire gli intenti di ricerca dei lettori. Lascia la tua opinione nei commenti e aiutami a completare questo articolo con la tua esperienza personale.