Quando si parla di User Experience del blog si commettono grandi errori. Il primo è quello di considerare questa materia come una sezione differente da qualsiasi realtà. L’importante è posizionare la pagina poi quello che accade dopo non è affare che ci riguarda. Ma cosa succede se, una volta entrata, la persona non riesce a centrare lo step sperato? Magari uscendo dal sito per andare su altre pagine?

User experience del blog

Niente obiettivi raggiunti. Allora, un blog può essere un buon modo per posizionarsi su query informazionali. Mentre le altre sezioni del sito (landing page, categorie prodotto, schede e-commerce) intercettano ricerche differenti. Però se il tuo blog diventa una trappola può essere controproducente. Ecco perché quando costruisci il tuo diario devi prestare attenzione a una serie di punti.

Ci sono delle regole di User Experience che devono rispettate. Non solo quando progetti un portale o un e-commerce: il tuo blog WordPress ha bisogno di grandi attenzioni. Almeno se lo vuoi usare come strumento per fare marketing, e se non ti accontenti solo di posizionare le pagine. La UX della pagine è legata alla SEO, ecco perché devi lavorare in questa direzione. E rispettare i consigli che trovi qui.

Da leggere: come trasformare un blog in un sito web con WordPress

Non far pensare il lettore

Questo è il punto di partenza per ottenere buoni risultati. Non devi permettere che il pubblico rifletta sulle azioni da svolgere su un blog. Tutto deve essere semplice, immediato, fluido: chi arriva sulla tua home page non deve procedere a caso. Don’t make me think, questo sostiene Steve Krug: non devi farmi pensare. Elimina tutte le difficoltà, metti sempre in evidenza quello che serve e conta.

Non devi pensare a ciò che potrebbe essere spettacolare in termini di web design, non devi procedere solo per impressionare il lettore. La home page deve essere funzionale, devi raggiungere l’interesse del pubblico. Un dettaglio interessante: usa Hotjar per capire cosa fanno le persone nel momento in cui arrivano sulla tua pagina. È uno strumento a pagamento ma molto utile.

Attenzione a banner e pop-up

Dato che il blog intercetta le ricerche informazionali, il suo obiettivo è quello di portare visite verso le landing page. O comunque verso le risorse per monetizzare. Ma questo significa gonfiare le pagine web con banner e pop up? No, fai molta attenzione a questo: devi lavorare con il buon senso di chi mette in primo piano l’interesse del lettore. Devi far muovere il pubblico verso le tue risorse, ma non invadere la lettura. Organizza la sidebar e il footer dei post lasciando il contenuto in primo piano,e  inserisci solo i banner utili: togli il superfluo, così ciò che serve veramente va in primo piano.

Aggiungi i breadcrumb

Altro elemento semplice da aggiungere al blog con Yoast o altri plugin specifici per migliorare la vita del pubblico sulle tue risorse. I breadcrumb lasciano delle briciole di pane (traduzione letterale), dei link interni su ogni pagina per individuare il percorso effettuato per arrivare su un contenuto. Inoltre, come spesso accade, tutto questo rappresenta un vantaggio per la SEO.

breadcrumbs

Infatti questi link interni possono essere segnali importanti per Google, soprattutto se vengono definiti con cura i dati strutturati. In questo modo puoi suggerire a Google il percorso dei breadcrumb che vengono riprodotti anche nella serp. Risultato? Uno snippet più pulito e descrittivo. Per verificare la bontà del codice puoi usare lo strumento di verifica dati strutturati di Google.

Campo ricerca sempre presente

Il campo di ricerca deve esserci sempre. Oggi ci sono persone che usano la sidebar come un bazar ma levano il campo per cercare nel proprio blog. Una scelta poco saggia perché questo strumento consente al lettore di muoversi con semplicità. E di soddisfare le sue esigenze. Metti questo widget in modo da essere presente in ogni pagina e ben visibile, con un bottone per avviare la search semplice da usare.

Inoltre puoi registrare cosa cercano le persone con una semplice funzione di Google Analytics, un modo in più per studiare i bisogni del pubblico. E creare contenuti specifici per rispondere alle richieste.

Crea un menu di navigazione degno di nota

Una delle regole fondamentali per curare la user experience del blog: disegnare un menu di navigazione degno di nota. In apparenza può sembrare un lavoro semplice (un blog non è molto complesso) in realtà ti aspetta un lavoro di organizzazione e semplificazione. In primo luogo devi individuare le pagine fisse che vuoi inserire nella barra, poi devi studiare eventuali landing page.

Infine il compito più duro: gestire le categorie. Ovvero i macro argomenti del blog, i contenitori di articoli che dovranno coprire tutti gli argomenti che affronti. Il menu di navigazione deve trovarsi sempre in alto, nell’header, e deve essere presente in ogni pagina del blog. Le persone devono essere in grado di muoversi e di spostarsi da una sezione all’altra senza problemi e difficoltà.

Un dettaglio importante: scegli delle etichette comprensibili. I lettori devono capire immediatamente che stanno andando sulla sezione Chi Siamo o in quella con le principali offerte commerciali.

Usare parole semplici, e soprattutto corrispondenti al contenuto, è un passaggio essenziale per facilitare la vita al pubblico ma anche allo spider di Google. Ricorda che sulle tue pagine non naviga solo l’individuo, ma anche il crawler che scannerizza le pagine web. Per questo l’anchor text dei link interni deve essere sempre rappresentativo. Un consiglio: per disegnare il menu di navigazione puoi usare un qualsiasi programma per creare mappe mentali, tra i tanti consiglio Coogle, sempre molto versatile.

Da leggere: come usare Ubersuggest per scrivere meglio

User Experience del blog: la tua opinione

Quali sono i passaggi essenziali per migliorare la User Experience del blog? Qui trovi una serie di consigli per migliorare la presenza dei tuoi lettori sulle pagine del tuo progetto online. Non si tratta solo di scrivere, posizionare, condividere sui social: SEO, social media marketing e web copywriting diventano storie inutili se le persone non trovano la strada da seguire. Una strada utile per raggiungere un risultato. Sei d’accordo con tutto questo? Hai altri consigli da aggiungere? Lascia tutto nei commenti.