Risvegliare i contatti inattivi alla newsletter: mail box

Per creare una grande newsletter devi impostare una buona strategia di email marketing. Ma non solo. Devi conoscere il tuo pubblico palmo per palmo e prenderti cura dei potenziali clienti, lettori che vogliono essere deliziati dai tuoi contenuti nella casella di posta elettronica. Ma cosa succede se queste persone, con il tempo, iniziano a non mostrare più interesse per te e non aprono più i messaggi?

Le tue campagne rischiano di fallire così come la tua reputazione. Una soluzione c’è: risvegliare i contatti inattivi alla newsletter. Questa tecnica di recupero è conveniente. Ti permette di riaggiornare il database, eliminare indirizzi sbagliati, incrementare le entrate e migliorare il ritorno sull’investimento.

D’altro canto, è molto più vantaggioso riconquistare le persone che già ti conoscono piuttosto che spendere maggiori energie per intercettare nuovi iscritti. Allora che ne dici di capire come riattivare gli iscritti dormienti alla newsletter? Vediamo.

Oggetto email: usa un linguaggio diverso

Per risvegliare i contatti inattivi alla newsletter puoi cambiare il linguaggio che usi nell’oggetto email. Magari puoi sfruttare frasi che non riguardano la tua attività e non puntano direttamente alle vendita. In pratica, la stringa di testo che anticipa il contenuto della email deve invogliare il lettore dormiente a ricostruire il legame andato perduto. Fai leva sulle emozioni, usa oggetti come: “Ci manchi” oppure “Restiamo insieme”.

Un altro esempio utile per farti notare nella casella di posta elettronica? Le email di auguri in occasione di ricorrenze speciali. Invia gli auguri di compleanno, Natale e Pasqua. Lascia che i riceventi inattivi capiscano l’importanza che gli dai in quanto persone che meritano di essere al centro della tua attenzione.

Oltre a modificare il linguaggio dell’oggetto email per avvicinare i contatti dormienti puoi proporre degli incentivi. Di cosa sto parlando? Di uno sconto, un omaggio, una consegna gratis. In questo modo dai a chi ha smesso di seguirti una ragione per ritornare.

Profila i contatti inattivi della lista

Sei sicuro di aver individuato bene lettori pigri della mailing list? Per recuperare i contatti dormienti segmenta la lista. Profilala in base al tempo di iscrizione alla newsletter, al coinvolgimento raggiunto, al periodo di inattività. E, infine, al passato delle conversioni e degli acquisti.

Offri la possibilità di cancellarsi

Non aver paura di perdere gli iscritti alla newsletter. È meglio avere una lista realmente interessata e affezionata invece di un database immenso che non interagisce e non porta nessun vantaggio alla tua strategia di email marketing. Quindi, cosa devi fare? Non importi ma offri una via di fuga.

Grafico per risvegliare i contatti inattivi alla newsletter

Manda una email con le linee guida per annullare l’iscrizione oppure lascia che siano i lettori a decidere la frequenza di invio. Il tuo obiettivo in questa situazione è dare alle persone la possibilità di sceglierti senza essere infastiditi. Come ultimo tentativo per risvegliare i contatti inattivi alla newsletter puoi inviare un messaggio che evidenzia i vantaggi che ottengono restando nella tua lista.

Cura la user experience della newsletter

Per risvegliare i contatti dormienti della newsletter a volte basta puntare su una buona user experience. Le persone devono leggere con facilità i tuoi messaggi. Dividi il testo in paragrafi, scrivi le informazioni più importanti all’inizio del testo, inserisci immagini di qualità e link che conducono alla landing page.

E poi assicurati che tua newsletter sia responsive. Il contenuto si adatta bene ai dispositivi mobile? Il numero di individui che legge i contenuti dal cellulare cresce sempre di più, e tu devi essere al passo con i tempi.

Come risvegliare i contatti inattivi

In questo articolo ho provato a darti qualche consiglio per risvegliare i contatti inattivi alla newsletter. Tu come ti comporti in questa situazione? Cosa fai per attirare l’attenzione dei contatti inattivi? Lascia la tua risposta nei commenti e arricchiamo insieme questo articolo.