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Quali sono le competenze necessarie per diventare un corporate blogger? Quali sono i punti da rispettare per gestire il blog di un’azienda? Queste domande sono importanti per chi vuole dare al proprio sito web la spinta che arriva da una pubblicazione costante dei contenuti.

Al tempo stesso questi interrogativi sono centrali per chi vuole diventare blogger. Devi fissare degli obiettivi da raggiungere e pubblicare dei contenuti capaci di soddisfare delle esigenze. Quindi non basta solo saper scrivere: questa è la base, poi ci sono competenze specifiche.

Un blogger aziendale, ad esempio, deve conoscere i principio dell’ottimizzazione SEO on page, deve interfacciarsi con il mondo del social media marketing e deve conoscere un minimo di codice. Deve lavorare bene con l’email marketing, senza dimenticare una base di grafica per creare delle immagini di qualità.

Le competenze necessarie per fare blogging sono tante. Ma ci sono anche delle attitudini? Ci sono delle caratteristiche personali che possono avvantaggiare il blogger aziendale? Io ne conosco un paio, cinque per l’esattezza.

1. Pazienza

Il primo pregio di un blogger aziendale. Questa è una caratteristica che dovrebbe essere legata al lavoro di qualsiasi esperto di web marketing, ma non può mancare quando si parla di corporate blogging. Il blogger deve avere pazienza, non può pretendere di ottenere tutto e subito. I risultati si manifesteranno dopo mesi. Forse dopo anni.

E tu non puoi fare niente per migliorare i tempi. O almeno non in modo eclatante: il mondo del blogging è fatto di tanti piccoli passi. I blogger che oggi muovono il mondo del web sono online da anni, in qualche caso da decenni. E donano contributi ogni santo giorno: pubblicano, moderano, aiutano il prossimo, creano community, condividono, rispondono ai commenti.

Credi che sia possibile trasformare un blog aziendale in una macchina per fare soldi online da un giorno all’altro? Investi soldi e tempo in attività più remunerative: fare blogging vuol dire avere una pazienza biblica.

2. Pragmaticità

Il blogger è un romanziere mancato? Un appassionato di letteratura che ama perdersi in infiniti giri di parole? Forse è così, ma quando lavori con il blogging aziendale devi lasciare spazio alla pragmaticità. Un corporate blogger deve essere pragmatico, deve scrivere e puntare a risultati specifici, concreti. Senza perdere tempo in chiacchiere.

Quindi devi mortificare la lingua italiana e scrivere testi senz’anima? No, anzi. L’esercizio e l’impegno per migliorare la scrittura è al centro delle attività di un blogger. Non basta: non puoi fare solo ricami e ghirigori, devi anche concretizzare. Quindi devi pianificare articoli che siano utili al tuo target, e che riescano a trasformare un lettore in un potenziale cliente.

Un blogger prammatico individua obiettivi, crea un piano e un calendario editoriale, scrivi testi capaci di soddisfare i punti elencati e poi registra i risultati osservando KPI utili.

Per approfondire: i miti del blogging da sfatare.

3. Calma

Un blogger aziendale è paziente nel lungo periodo e calmo nel breve. Perché spesso i commenti diventano territorio di liti virtuali, e non mancano gli hater che provano a far perdere le staffe. Magari con messaggi provocatori, critiche gratuite e senza fondamento. Anche questo è il web, e tu devi essere pronto a fronteggiare le accuse, le critiche, gli assalti.

Come? Con la calma, l’esperienza e il metodo: scalciare non è la miglior strategia in questi casi. Hai sbagliato? Ammettilo senza nascondere la tua colpa. Puoi rimediare? Fallo senza celare il tuo intervento. Devi rispondere? Lascia il tuo commento nel miglior modo possibile:

  • Aiuta a trovare una soluzione.
  • Arricchisci il contributo iniziale.
  • Ammetti subito gli errori.
  • Non rispondere alle provocazioni.

Usa anche le emoticon per chiarire la tua propensione alla serenità, ma sii inflessibile di fronte ad attacchi ripetuti che violino le regole della policy. Devono esserci punti chiari in una community: prima di iniziare a lavorare con un blog aziendale assicurati che siano pubblici.

4. Propensione allo scambio

Qui attiro qualche critica, ma non cambio il mio punto di vista: un blogger aziendale deve avere una buona propensione allo scambio. Deve essere pronto a donare le sue competenze, non può illudersi di avere un qualche interesse da parte del pubblico con i contenuti riciclati che emergono dai comunicati stampa.

blogger aziendale

Non vuoi rivelare i tuoi segreti professionali. Capisco il tuo timore. Ma come vuoi raccogliere le persone intorno a te? Come vuoi diventare un punto di riferimento per i potenziali clienti? Un blog aziendale parte svantaggiato rispetto a un prodotto indipendente, viene visto come una voce diretta dell’azienda.

Credi che proponendo articoli triti e ritriti la situazione migliori? Pensi che le persone leggeranno i tuoi articoli autocelebrativi solo perché pubblicati dall’azienda? Magari a nome della redazione?

No, le persone cercano qualcosa in più. Qualcosa che tu puoi dare grazie alle competenze maturate nel settore. Scendi dal piedistallo e inizia a donare se vuoi ricevere qualcosa: inizia a condividere, a commentare e a citare le persone che ti interessano se vuoi ottenere lo stesso risultato.

5. La tenacia

Il blogger aziendale deve essere tenace. Deve affrontare le difficoltà a muso duro, e deve essere disposto a fallire per poi rialzarsi. Chi si avvicina al blogging aziendale fallirà. Non riuscirà a raggiungere subito gli obiettivi, qualcuno metterà in discussione il lavoro.

Qui entra in gioco la tenacia, la capacità di argomentare il lavoro svolto e di ammettere gli errori, per poi ricominciare con cognizione e coscienza. Per ottenere questo risultato non basta la buona volontà: hai bisogno di esperienza maturata sul campo e competenze. Ecco perché un blogger deve lavorare su teoria e pratica: mai lasciare scoperti questi aspetti della formazione.

Da leggere: come organizzare la sidebar del tuo blog

Il tuo punto di vista

Il lavoro del blogger aziendale è ricco di imprevisti e difficoltà. Fonde strategia e creatività, pianificazione e improvvisazione, competenze che puoi acquisire con una buona formazione e caratteristiche individuali che ti possono avvantaggiare (ma anche ostacolare). Sei d’accordo con questo punto di vista?