In cucina oggi portiamo i Fichi d’India, difficili da pulire senza pungersi le mani, ecco perché vediamo insieme una pratica per pulirli e lasciarli intatti da servire e mangiare. 🙂

Come i fichi d’india,  è complicato pulire un profilo di backlink di un sito penalizzato da Penguin.

Già in passato abbiamo parlato dell’algoritmo Penguin nel nostro blog, delle cause che generano la penalizzazione  e di come uscirne.

Riprendiamo  questo argomento,  alla luce delle notizie trapelate da John Mueller prima e da Gary Illyes poi alla SMX conference di New York, dove hanno fatto presente che stanno lavorando ad un aggiornamento Real Time dell’algoritmo Penguin. Oggi l’algoritmo Penguin colpisce, solo quando viene lanciato, e allo stesso modo si esce dalla penalizzazione solo dopo il suo passaggio. Questa prassi,  in passato ha lasciato siti penalizzati anche per più di 1 anno.

Con l’aggiornamento a cui stanno lavorando, l’algoritmo  agirà in tempo reale, così da un lato aumenteranno forse i rischi di  penalizzazione, ma allo stesso tempo sarà molto più veloce uscirne, dopo aver ripulito il sito.

Naturalmente queste dichiarazioni vanno approfondite, a fine anno vedremo se manterranno le promesse fatte.

Al di là di questo, mi chiedo, con il real time, non si corre il rischio di fare più spam?

Oggi il Penguin terrorizza proprio perché i siti potrebbero rimanere nell’oblio per tanti mesi, perdendo il proprio business; domani, se confermato l’ aggiornamento in real time, forse, il rischio sarà  inferiore, dal momento che si uscirà dalla penalizzazione in real time. Comunque, potremmo parlarne e approfondire la riflessione, solo quando vedremo il Penguin nella nuova veste “in tempo reale”. Intanto vi lascio alla SEO ricetta di oggi.

Nel video di oggi abbiamo visto quali sono le cause principali che penalizza l’algoritmo Penguin:

  • Directory
  • Siti web di bassa qualità di social bookmarking
  • Articles Directory
  • Scambi di link da A a B e da B a A (siti amici)
  • Elenco di link
  • Link sponsorizzati
  • Link innaturali (link da siti web non pertinenti ma questo è un altro argomento)
  • La partecipazione a schemi di link (PBN ad esempio)
  • Anchor text troppo esatte e a quantità sproporzionata
  • Link nel footer
  • Link nascosti
  • In teoria qualsiasi pratica di link che nasce con lo scopo di manipolare i risultati in SERP

Ora sapete le cause più frequenti che portano ad una penalizzazione (non sono le uniche attenzione), e settimana prossima parleremo di come uscirne, quali tools utilizzare e come fare un corretto Disavow.