Scrivere è un’arte, scrivere è un’operazione che permette al lettore di entrare in contatto con una serie di informazioni ed emozioni. Ma, soprattutto, scrivere è condivisione di conoscenza. Io decido di dare un contenuto più o meno valido a te lettore, e lo confeziono nel modo migliore possibile.

Creo un articolo leggibile, lo formatto con cura, lo arricchisco con un’immagine e dei video che siano attinenti alle esigenze e ai contenuti che ho pubblicato. In altre parole, creo quello che nella maggior parte dei casi viene etichettato come contenuto di qualità.

Ma è realmente tale? Un contenuto scritto bene è un contenuto di qualità? Un passo indietro: prima di arrivare a una definizione simile devi studiare il target, devi analizzare le persone che vuoi raggiungere. Devi individuare idee, bisogni, problemi, sogni ed esigenze delle persone che dovrebbero leggere il tuo contenuto.

Dare personalità ai contenuti

Studiare il target: questa è la condizione essenziale per scrivere contenuti di qualità. Ma se vuoi aggiungere un elemento capace di rendere unici i tuoi contenuti – se vuoi che le persone riconoscano al volo i tuoi articoli – c’è un altro passo da fare: aggiungere personalità al testo. Rendere il tuo testo unico, personale, riconoscibile. Come?

  • Inserendo esperienze personali.
  • Mantenendo la tua scrittura.

Non voglio nascondere la verità: ogni argomento è stato affrontato, ogni argomento è stato rivoltato (più volte) da cima a fondo come un calzino. Possiamo andare avanti, possiamo guardare alle novità del settore. Ma possiamo anche reinterpretare quello che è già stato detto. Come? Attraverso le esperienze personali, attraverso la tua reale esperienza nel settore. Io seguo sempre il principio espresso più volte da Neil Patel:

 There are always new angles, new ways to restate things, and new data to share. If you just can’t be original than say something unoriginal in an original way.

Questo dettaglio può fare la differenza, sul serio. Perché tutto è stato già detto e scritto, tranne quello che tu hai vissuto, tranne quello che tu puoi raccontare e quello che puoi descrivere in prima persona. Pensa a un case study, pensa a un tutorial nel quale riportare la tua esperienza con un determinato tool e come hai risolto il problema a un cliente usandolo in un determinato modo.

Può essere la chiave per diversificarti, per dare personalità alla tua scrittura e trovare un punto di forza per il tuo piano editoriale. Certo, non sempre è possibile perché spesso non hai l’esperienza adatta per comunicare qualcosa di realmente utile, o comunque devi rispettare un calendario ben preciso.

Dare la personalità alla scrittura

Ovvero puoi fare in modo che la scrittura, la forma con la quale ti poni nei confronti del lettore, sia un marchio di riconoscimento. Il mio punto di vista è questo: nel blogging la personalità dell’autore deve essere presente, non deve lasciare spazio al linguaggio aziendalese o alla fuffa che non aggiunge nulla.

Deve essere ben presente l’identità attraverso nome e cognome, magari con una foto (questo è un passo fondamentale per preservare l’autorevolezza dell’articolo), ma anche la personalità è importante. Perché in questo modo mostri il lato umano della tua attività di blogging, rendi nota la tua capacità di parlare con le persone come un pari. Come un collega o un amico.

E non c’è niente di più credibile ed efficace di una persona che scende dal piedistallo e parla con sincerità al proprio pubblico. Al tempo stesso dai una caratteristica in più al tuo testo. Possono copiare tutto, possono utilizzare i tuoi materiali, gli spunti, ma il tuo stile ti appartiene. E questo è un valore in più che puoi dare al tuo blog.

Non credi? Sei d’accordo con il mio punto di vista?