Buona idea. Un blog è un ottimo strumento per fare lead generation, ovvero per raccogliere i contatti dei lettori interessati alla tua attività. E che potrebbero diventare clienti. Ovviamente per ottenere questi contatti devi offrire qualcosa in cambio perché anche in questo campo regna la regola del dono. Più sei disposto a dare maggiori saranno le probabilità di raggiungere buoni risultati.

generation

Per fare in modo che tutto questo avvenga, e che i lettori lascino il proprio contatto, devi mettere in pratica alcune tecniche. Tecniche che possono arrivare a livelli elevati di ottimizzazione del processo di lead generation. Per iniziare, però, non hai bisogno di strumenti complessi. Devi partire, come sempre, dal contenuto!

Fatti trovare

Il primo passaggio: attirare i lettori verso il tuo sito o il tuo blog. Non parlo di lettori qualsiasi ma di persone realmente interessare all’argomento che affronti sul tuo diario online. In questo caso devi lavorare sulla nicchia, devi pubblicare articoli che sappiano leggere le esigenze del tuo pubblico. Del pubblico che vuoi raggiungere.

Il lavoro di pianificazione dei contenuti è fondamentale. Devi lavorare bene sulla creazione di articoli e contenuti extra (tipo un report o un ebook) che sappiano rispettivamente attirare l’attenzione e donare qualcosa di utile al lettore, che riescano a rispondere le domande di chi cerca un punto di riferimento online.

Inserisci il form

Hai creato un buon calendario editoriale, hai creato delle risorse che il lettore sarà felice di scaricare dopo aver lasciato il suo contatto: ora devi dare al tuo blog gli strumenti per recuperare i dati dei lettori. Il modo più comune, semplice ed efficace: il form di registrazione della newsletter.

La newsletter, infatti, è uno degli strumenti fondamentali per rimanere in contatto con le persone che leggono il tuo blog: non è sottoposto alle regole di visibilità dei social e sfrutta l’intimità della casella email. Questo è possibile, ovviamente, grazie al sistema che ti permette di raccogliere i dati che puoi inserire in diversi punti del tuo blog.

Dove? Nella sidebar, nel footer o meglio ancora alla fine di una pagina dedicata al download di un prodotto gratuito. In questo caso è utile fare dei test per capire quale soluzione risulti più conveniente.

Ottimizzare la lead generation

Il percorso di lead generation è apparentemente semplice: attiri l’utente con dei contenuti validi, gli offri la possibilità di scaricare un ebook, una serie di immagini stock da utilizzare nel proprio blog, dei modelli per creare infografiche, i fatture e curriculum. Condizione indispensabile per ottenere questo contenuto: lasciare la propria email e acconsentire all’invito della newsletter.

All’interno di un programma di newsletter puoi ottimizzare ogni passaggio e soprattutto puoi profilare le persone che lasciano le email in base al profilo personale.  Certo, un form deve essere semplice e poco impegnativo. Ma i campi che inserisci sono molto importanti perché in questo modo puoi sfruttare al massimo il risultato della lead generation.

In altre parole puoi inviare contenuti personalizzati, che colgano le reali necessità di chi li sta leggendo.

Prendi come esempio una newsletter dedicata al mondo del web marketing della sei in particolar modo. Si iscrivono mille persone tutte interessate al l’argomento, ma il 30% di questo gruppo lavora come freelance, il 50% è CEO di una piccola web agency e il 20% è dipendente: secondo te gli interessi sono uguali? Hanno necessita simili? Cosa puoi inviare a queste persone per trasformarle in clienti?

Dipende. Dipende dagli interessi

Un’attenta profilazione può aiutare a personalizzare l’offerta e a incontrare le esigenze del singolo anche dopo la vendita. Il processo di lead generation, ricorda, non si ferma alla vendita ma continua fino a trasformare il cliente occasionale in fidelizzato.

hubspot

Come sottolinea sempre Hubspot, se il cliente si è iscritto alla newsletter non vuol dire che sia per sempre così. Devi continuare a riempirlo di attenzioni e devi proporre sempre contenuti di qualità attraverso la newsletter in modo che sia sempre felice di farne parte.

Sembra un invito scontato, vero? Eppure molti inviano ancora comunicati stampa spersonalizzati e senza mordente nelle newsletter.