blog aziendale seo

Quando lavori su un blog aziendale devi valutare una serie di elementi. Devi fare in modo che tutto combaci, e che ci sia un filo conduttore tra articoli pubblicati, calendario editoriale, risultati ottenuti, obiettivi pianificati. Altrimenti rischi di vanificare la tua attività: stai solo perdendo tempo.

Ecco perché devi creare un flusso di lavoro preciso, e individuare gli articoli giusti per ottenere determinati risultati. Al tempo stesso devi assicurarti che all’interno del blog aziendale tutto lavori nel modo giusto, senza intoppi e senza inutili frizioni. Usabilità, organizzazione dei contenuti, ottimizzazione per i motori di ricerca, micro contenuti: tutto deve essere studiato e migliorato.

Spesso siamo presi dalle incombenze del calendario editoriale, e non notiamo dettagli che in qualche modo possono mettere un freno alla tua attività. Scrivere e farsi trovare attraverso di corporate blogging, sfruttare il principio dell’inbound marketing, sfruttare il blog per fare lead generation e per portare visite fruttuose verso le tue landing page: perché minare questi risultati?

Ecco 5 ottimizzazioni indispensabili per il tuo blog aziendale che abbracciano anche il mondo della SEO. E lo superano, per andare incontro alle esigenze dei tuoi lettori.

1. Ottimizzare i meta tag

Spesso dedichiamo grande attenzione alle singole pagine dei blog, agli articoli e alle landing page. Giusto, ogni risorsa è una porta d’ingresso per i tuoi potenziali clienti. Nulla deve essere lasciato al caso. Poi dimentichiamo i meta tag della home page, e in particolar modo tag title e description. Queste stringhe sono decisive per il tuo blog aziendale.

Sono decisive perché rappresentano il biglietto da visita per l’utente che ti trova su Google. In questi casi basta usare il plugin WordPress SEO di Yoast per ottimizzare la tua presenza nella serp: tag title e description si trovano nella pagina dedicata, in pochi secondi puoi inserire le keyword utili. Ma non basta.

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Il lavoro di ottimizzazione dei meta tag può andare avanti e può includere pagine che forse avevi ignorato. Ad esempio puoi definire la struttura dei tag title di categorie, tag, pagine autore e archivi. Questo è il punto da ricordare: tag title e description sono utili per tutte le pagine. E non solo per l’ottimizzazione SEO, anche per dare al lettore le migliori informazioni possibili.

2. Segnala un link nel footer

Rimango su WordPress SEO di Yoast per un dettaglio che deve essere sempre ottimizzato (almeno secondo il mio punto di vista): il link di riferimento nel footer del feed. Con questo plugin è possibile inserire un collegamento ipertestuale nella parte inferiore del feed rss. Questo è utile per aumentare le visite al sito, ma anche per recuperare il link da chi ruba i tuoi contenuti attraverso il feed inserendoli in aggregatori di scarsa qualità. Ora basta fare un tracciamento dei link in entrata per avere anche nota dei siti che copiano i tuoi contenuti.

3. Migliora le immagini

L’ottimizzazione SEO delle immagini passa per un buon uso dei micro contenuti: testo alternative, nome file, descrizione, titolo, didascalia. Sono elementi testuali che hanno un obiettivo: descrivere l’immagine e renderla “dotata di senso” agli occhi del motore di ricerca e dell’utente. Ora però puoi andare oltre. Puoi ottimizzare le immagini in modo da fare un passo avanti:

  • Fa’ in modo che occupi per intero l’ampiezza del post.
  • Non rinunciare mai a una foto o a un’immagine di qualità.
  • Assicurati che sia leggera, poco impegnativa da caricare.
  • Indica sempre le dimensioni dell’immagine.

Quest’ultimo punto è importante e permette di velocizzare il caricamento della pagina: devi definire le dimensioni dell’immagine attraverso il codice. Se usi WordPress questa è un’impostazione di default quando carichi un’immagine nei post e nelle pagine. Non vale lo stesso ragionamento nei widget, quindi questo punto deve essere sempre nella tua checklist.

Per approfondire: SEO e immagini, punta sulla link earning.

4. Correggi i link rotti

Le performance dei link sono determinanti per la qualità generale di un corporate blog e, più in generale, di qualsiasi progetto web. Tutto questo va oltre il discorso SEO: hai bisogno di un motivo per correggere i link rotti? Devi avere sempre sotto controllo questi dettagli, sono importanti: io uso il plugin Broken Link Checker per essere sicuro che i miei link in uscita siano sempre funzionanti. Per i link interni, invece, mi basta la Search Console di Google.

5. Ragiona sulle tassonomie

Incredibile come i motori di ricerca ragionino come le persone. Sembra quasi che siano stati pensati da esseri umani… Scherzi a parte, è importante creare una struttura di navigazione logica partendo dalla pagina principale. Ovvero la home page, la risorsa che il lettore userà per muoversi all’interno del tuo spazio web. Il percorso è dal generale al particolare, e va dalla home page al singolo articolo

“Dovresti pensare al modo in cui un visitatore passerà dalla tua pagina principale ad una con contenuti più specifici. Hai contenuti a sufficienza su un determinato argomento tale da giustificare una pagina intermedia che descriva tali pagine (esempio home page > lista degli argomenti correlati > argomento specifico)?”.

Questa indicazione presa dalla guida ufficiale di Google permette di arrivare a due conclusioni importanti. La prima: crea delle tassonomie con attenzione, senza esagerare e senza fretta. Tag e categorie sono dei contenitori che raggruppano contenuti, ma soprattutto sono delle pagine web. Ha senso creare un tag uguale a una categoria? E due tag semanticamente simili (tipo webwriter e web writer)?

No, in questo modo crei solo contenuti duplicati. Rendi i contenuti facili da raggiungere grazie a un buon uso di tag e categorie. Poi c’è il secondo consiglio di Google: migliora la vita di utenti e motori di ricerca attraverso l’uso di breadcrumb. Sto parlando dei link che accompagnano il lettore attraverso i vari passaggi: la home page è il primo link a sinistra, dal quale inizia una lista di link verso le sezioni specifiche andando verso destra.

Per approfondire: come utilizzare i tag per la SEO.

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SEO ma non solo. Questa era la promessa dell’articolo, affrontare dei dettagli legati alla SEO. Ma capaci di andare oltre e di coinvolgere l’usabilità, il rapporto con il lettore. Perché questa è la vera sfida oggi: riuscire a fondere senza soluzione di continuità la SEO con tutti gli elementi legati alla progettazione. Sei d’accordo? Lascia la tua opinione nei commenti.