Ogni giorno si parla di blogging aziendale in termini di inbound marketing: i contenuti devono essere pensati per raggiungere le persone giuste, per fare in modo che i potenziali clienti trovino risposte degne di questo nome sulle tue pagine.

blog storytelling

In questo modo raggiungono le landing page e poi il form per lasciare il proprio contatto. Il meccanismo è semplice sulla carta, in realtà ci sono tante sfumature che possono fare la differenza. Anche perché l’obiettivo del tuo blog aziendale non si riduce alla lead generation.

L’acquisizione di un contatto interessato al tuo bene o servizio è importante. Rappresenta il primo passo per ottenere risultati concreti e per aumentare il fatturato. Ma spesso l’azienda deve lavorare sulla brand awareness. Deve fare in modo, cioè, che il suo nome sia riconoscibile e associato a valori positivi.

Strumenti giusti, obiettivi corretti

Quando si parla di posizionare un brand, i tutorial e i pillar article rischiano di diventare inutili. Devi creare un rapporto con le persone che vuoi raggiungere, devi comunicare senza diventare interruzione. Questo è facile quando lavori sulle ricerche informazionali: l’utente digita “Come ottimizzare un e-commerce Prestashop”, l’analisi SEO intercetta la richiesta e tu scrivi una guida.

Le persone interessate a questo argomento – probabilmente proprietari di e-commerce – ti trovano su Google, leggono l’articolo, si rendono conto che offri un servizio SEO per Prestashop. E ti chiedono un preventivo che tu trasformi in offerta. In un attimo hai generato un nuovo cliente online.

Il processo è lineare, ma come procedi quando vuoi comunicare al pubblico la tua azienda? Lanci il classico comunicato stampa senza personalità per ricordare che sei leader nel settore? No, puoi giocare la carta dello storytelling. In che modo? Iniziamo dalle basi.

Cosa è lo storytelling?

Oggi si parla molto di storytelling e si confonde con la semplice narrazione. Per me lo storytelling non è altro che uno strumento dell’inbound marketing, un modo per soddisfare una richiesta del lettore. Meno esplicita della ricerca informazionale.

Sul web gli utenti cercano buone soluzioni. Vogliono sapere quanto costa una consulenza, come ottimizzare lato SEO un articolo. Non vogliono le caratteristiche dell’azienda o il core business. Però scelgono il tuo prodotto o servizio perché riesci a trasmettere delle emozioni attraverso i valori.

Esatto, i valori aziendali. Pensa alla Coca Cola, un’azienda che ha basato tutto sulla comunicazione. Questa bevanda è diventata ormai sinonimo di fare festa, stare bene insieme, piacere nel ritrovarsi con amici e parenti. Tutto ruota intorno a questi valori, e lo storytelling aiuta l’azienda che vuole raccontare messaggi così delicati.

Ricordi la pubblicità del coro di Natale? La bibita è un elemento inesistente, non interrompe la fruizione dei contenuti (e delle relative emozioni) con un banner che grida: “Ehi, questi sono i nostri valori”. Li devi raccontare, non solo mostrare. E il blogging aziendale può diventare uno strumento decisivo.

Per approfondire: 6 verifiche che devi fare subito su un blog aziendale

Come fondere storytelling e blog

Questo è l’aspetto più delicato. Molti usano i video per fare storytelling – strumento ricco di possibilità e soluzioni – ma il blog può essere la leva giusta. A patto che ci sia un bravo web writer al tuo fianco e che si organizzi la struttura delle pubblicazioni nel calendario editoriale. Le soluzioni sono due:

  • Avere un blog aziendale dedicato solo allo storytelling.
  • Dedicare una categoria del blog a questo tema.

Nel primo caso stai destinando il blog solo alla narrazione del brand. Una scelta interessante, a tratti coraggiosa perché rischi di mettere da parte gli articoli pensati per posizionarsi su Google. Come ho detto prima, le persone cercano emozioni e informazioni sul web e ci sono articoli pensati per soddisfare quest’ultimo passaggio.

Con un blog dedicato allo storytelling rischi di tagliarli fuori, ma può essere una scelta strategica. Così come può essere interessante creare un blog ibrido, e riunire gli articoli che raccontano il brand in una categoria. In questo modo non escludi il classico tutorial e racchiudi la narrazione in una sezione che può essere organizzata come preferisci. Magari con una grafica differente.

Scrivere una storia (non è facile)

Questo è uno snodo interessante. Molti credono che il lavoro intorno allo storytelling sia semplice e immediato. Devi raccontare storie, ecco. In realtà qui si nasconde la vera arte della scrittura, senza nulla togliere al resto. Come scrivere una grande storia sul blog aziendale?

In primo luogo devi identificare i valori da mettere in evidenza. Sei qui per raggiungere uno scopo, per comunicare con il pubblico. E lo devi fare puntando sull’azienda: il messaggio deve emergere, deve farsi notare. In questo video dell’Ikea il messaggio è semplice: non prenderti troppo sul serio, non sei un nobile del Seicento che deve avere l’approvazione del popolo per mangiare. Rilassati. Devi goderti la vita.

Il valore da trasmettere? Sapore di casa. Non sei a corte, non sei in un palazzo reale. Sei a casa tua. Prima di scrivere tutto questo deve essere chiaro, devi creare una mappa mentale dei valori. Metti al centro il nome del brand e poi descrivilo attraverso concetti chiari. E ragiona con l’aiuto del proprietario. Di chi, insomma, l’azienda la conosce bene. O magari l’ha fondata.

Inserire l’azienda nella narrazione

Una volta individuata questa mappa puoi ragionare su personaggi che dovranno raccontare l’azienda. Il concetto chiave è questo: non devi descrivere una caratteristica dell’azienda, ma narrare un episodio che vede come protagonista un individuo in carne e ossa. Che sfrutta una situazione in cui il valore aziendale può fare la differenza.

Il soggetto principale svolge l’azione, l’attenzione è concentrata sulle sue azioni. E queste azioni seguono il classico schema narrativo: l’eroe deve raggiungere un obiettivo, una ricompensa. Poi ci sono delle difficoltà da affrontare, delle prove da superare prima di raggiungere lo scopo. In questo meccanismo la tua azienda entra in un secondo momento. Senza far rumore. Ma diventa l’arma per risolvere il problema.

Prendi come esempio lo spot The Song della Apple. C’è una ragazza che vuole fare un regalo alla nonna. Decide di incidere in digitale una sua vecchia registrazione in vinile sovrapponendo la sua voce. Lo fa con gli strumenti che puoi immaginare: Macbook e iPad. Nessuno elenca caratteristiche tecniche.

https://www.youtube.com/watch?v=rgzlwZsAPoE

Il narratore ti fa vedere quello che vuole: le persone che scelgono Apple hanno un grande cuore, una grande sensibilità. Creatività da vendere. E quando decidono di mettersi all’opera non perdono tempo: basta un attimo e il prodotto digitale è servito. Perché il valore aziendale della Apple in questo caso è chiaro: nessun ostacolo alla creatività.

Da leggere: usa le personas per migliorare il tuo blog aziendale

Raccontare una storia sul blog aziendale

Non è facile raggiungere questo punto ma è possibile e auspicabile: le persone non hanno bisogno solo di tutorial e articoli chilometrici per avere le informazioni giuste in una determinata circostanza. Vogliono sognare, immaginare un mondo migliore, fidarsi di un’azienda. Per ottenere questi risultati scrivere non basta: devi fare storytelling sul tuo blog aziendale. Sei pronto per questa sfida?