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Spesso mi chiamano per chiarire i primi passi da muovere per iniziare una nuova avventura con il blogging aziendale. Nella maggior parte dei casi le aziende hanno già svolto delle attività di web marketing, a volte sono profili che non hanno mai sfruttato lo slancio della rete. Ma l’esigenza che riscontro con maggior frequenza è trasversale: vogliamo fare la differenza.

Poi ancora: vogliamo risultati, vogliamo andare oltre la semplice presenza online. Vogliamo esserci, non presidiare. Perfetto, mi piace tutto questo.

Le aziende hanno bisogno di un blog per raggiungere risultati decisivi (brand awareness, customer care, engagement, lead generation) basati su obiettivi chiari. Ma all’improvviso arriva la chiusura. Arriva l’ossimoro che rovina tutto.

Non vogliamo dire troppo

Dire troppo. Cosa significa? Nella maggior parte dei casi le aziende hanno paura dei concorrenti. Hanno paura delle aziende che svolgono lo stesso lavoro e offrono lo stesso prodotto/servizio.

Vorrebbero sapere tutto dei concorrenti, ma senza far sapere i propri segreti. E i social media vengono visti solo come una possibile via di fuga. Ma non è questa la lettura giusta, anzi.

Il blog dovrebbe essere una finestra sulle esperienze dell’azienda. E invece viene visto come un luogo in cui riassumere notizie rimbalzate mille volte sul web, ed elencare nozioni svilite, inflazionate. Ormai inutilizzabili. Impossibili da condividere e ricondividere.

Questo è il grande ossimoro delle aziende. Vogliamo esserci, vogliamo a vere successo e registrare grandi risultati con i social. Ma non vogliamo dire niente di speciale. Grandi contenuti, certo. Ma senza dire troppo.

Vuoi sapere qual è la mia opinione?

Non esiste questa strada. Non sei La Repubblica o L’Ansa che puoi vivere ribattendo le notizie fornite dalla fonte. Vuoi diventare una semplice riproposizione di quello che hanno detto gli altri? E perché le persone dovrebbero scegliere te? Perché dovrebbero scegliere il tuo blog aziendale?

Il tuo potenziale lettore ha un problema: il tempo. Il tempo non è una risorsa semplice da gestire. E le persone scelgono con cura le fonti da consultare, gli articoli da leggere e da condividere.

Perché dovrebbe scegliere il tuo articolo nato da un’attenta riflessione sul come dire tutto quello che è già stato detto (ma senza dire troppo)? Ti svelo un segreto che in realtà segreto non è: devi fare la differenza. E la devi fare subito. Ora. Non puoi inaugurare un blog pubblicando articoli che le persone potrebbero leggere ovunque.

Allo stesso modo non puoi gestire un account social (tipo Twitter, Facebook o Google Plus) seguendo l’idea che ha caratterizzato da sempre i media tradizionali: io sono la fonte che spara su un pubblico generalizzato, senza volto.

Contenuti e conversazione

I social media, soprattutto a livello aziendale, servono a questo. A creare conversazioni con i potenziali clienti, accorciare le distanze, fare in modo che le persone possano guardare il alto umano della tua azienda. Le persone – non è la prima volta che lo dico – si fidano con le persone. E attraverso i social puoi accogliere i principi del Cluetrain Manifesto:

“È cominciata a livello mondiale una conversazione vigorosa. Attraverso Internet, le persone stanno scoprendo e inventando nuovi modi di condividere le conoscenze pertinenti con incredibile rapidità. Come diretta conseguenza, i mercati stanno diventando più intelligenti e più veloci della maggior parte delle aziende”.

I mercati sono in evoluzione. Sono in continua evoluzione. E sono sempre più lanciati verso la conversazione. E per essere presente in questo paradigma non puoi accontentarti di pubblicare notizie esauste sul blog e rilanciarle senza verve sui social. Sperando in una intercessione divina per fare in modo che i tuoi contenuti diventino viral.

La tua esperienza

I contenuti ottengono i risultati giusti solo se definisci a monte gli obiettivi, e soprattutto se alla base c’è la giusta attitudine alla condivisione. Anzi, al dono. I migliori risultati si raccolgono quando la semina è abbondante: non puoi pretendere di raccogliere tanto senza dare niente.

Lo so, è una metafora scontata. Ma non tanto, in fin dei conti ci sono ancora molte aziende che vogliono grandi risultati pubblicando comunicati stampa o poco più. Dare per ricevere, non aver paura di raccontare le proprie esperienze per ottenere valore. Ora non basta essere mediocri. Secondo te questa è la strada giusta da seguire per un blog aziendale?