I punti da verificare prima di mandare una newsletter e non per non perdere potenziali clienti

Hai creato una grande newsletter e hai messo in moto la tua strategia di email marketing. Con questo strumento costruisci una solida relazione con i potenziali clienti nella loro oasi privata e silenziosa: la casella di posta elettronica, lontano dal brusio dei social.

Sì, un pubblico fidelizzato verso un determinato argomento ti ha scelto come punto di riferimento colpito dalla bontà dei tuoi contenuti. E così, le persone hanno deciso di iscriversi al tuo canale per conoscere e sfruttare i tuoi prodotti/servizi nel miglior modo possibile.

Ma che succede se riscontrano degli errori nelle email? Rischi di mettere a repentaglio la reputazione per delle disattenzioni evitabili. Una delle più comuni? Inserire link esterni rotti o sbagliati, ovvero collegamenti che non puntano alla pagina giusta. E, magari, non sono diretti alle landing page decisive per il tuo business.

Ed ecco che hai perso un’opportunità e hai ottenuto un iscritto deluso. Hai capito bene. Inciampare in sbagli simili è sintomo di poca cura. La conseguenza? Il potenziale cliente si rivolge ad altre risorse. Tu puoi evitare tutto questo in modo molto semplice: devi effettuare un check pre-invio. Hai indovinato, vero? In quest’articolo voglio suggerirti i punti da verificare prima di inviare una newsletter.

Il mittente è giusto?

In cima alla lista dei punti da verificare prima di inviare una newsletter c’è il controllo del mittente. L’indirizzo è giusto e il nome anche? Ricorda che le persone diffidano dalla poca chiarezza.

Questo elemento, insieme all’oggetto email, determina l’apertura della posta. Quindi prima di mandare controlla di aver inserito il nome dell’azienda, meglio se affiancato dalle tue credenziali.

Oggetto email: scrivilo bene e attiva pre-header

Come sai scrivere uno oggetto email efficace è fondamentale per iniziare a fare email marketing con il piede giusto. È questa stringa di testo che sancisce l’apertura del messaggio. Quindi devi creare un titolo che attiri l’attenzione e, al tempo stesso, sia allineato con il contenuto interno. Hai rispettato queste buone pratiche? Ti sei mantenuto entro i 40-60 caratteri?

Un oggetto troppo lungo viene tagliato. Non puoi correre il pericolo di invalidare questo fattore così importante per l’open rate. Tuttavia, può esserti d’aiuto il pre-header: l’anteprima del messaggio che viene visualizzato in alto nella finestra del client. In questo modo puoi dare qualche informazione in più, sottolineando la call to action o il vantaggio che deriva dalla lettura della email.

Ricorda di ottimizzare le immagini nelle email

L’uso delle immagini nella newsletter rischia di aumentare i tempi di spedizione e di download nella casella di posta elettronica dei destinatari. Inoltre, i filtri anti-spam hanno un limite di peso per le email.

I punti da verificare prima di inviare una newsletter e ottimizzazione delle foto

Se i tuoi messaggi contengono foto troppo pesanti il tuo destino è segnato. Ecco perché tra i punti da verificare prima di inviare una newsletter c’è il miglioramento del visual. Controlla le dimensioni della foto. Ovvero l’altezza e la larghezza. Non usare immagini troppo grandi. Se stai decidendo di impostare una campagna di email marketing mantieniti orientativamente intorno ai 650 px di larghezza.

Non dimenticare la risoluzione della foto: per avere una buona qualità dell’immagine mantieniti entro 72 dpi. Poi c’è il peso: si misura kilobyte o megabyte, è dovuto al grado di compressione e alla risoluzione del visual. Deve essere ridotto il più possibile ma attenzione a non degradare troppo l’immagine, ti ritroveresti una foto sgranata. Dai un’occhiata anche ai testi alternativi, accertati che siano in ordine.

Lascia la cancellazione alla newsletter

Una newsletter degna di questo nome rispetta la libertà e la privacy degli iscritti. Per questa ragione il meccanismo di opt-out, è uno dei punti da verificare prima di inviare le email. In pratica, la persona deve riuscire a eliminare con facilità la sua iscrizione alla mailing list.

Assicurati che il pulsante Unsubscribe funzioni in modo semplice e veloce. La giusta sistemazione di questo tasto? Nel footer della newsletter e cura con attenzione il testo, rendi chiara la sua funzione. Ad esempio: “Disiscriviti dalla newsletter”.

Inserire firma nella email

Creare una firma email perfetta rafforza la tua brand identity e può esserti utile per promuovere un evento o un servizio. Ma che cos’è esattamente? Uno spazio – di solito, posizionato alla fine del corpo email – in cui evidenzi i tuoi contatti, la professione e link utili.

Si tratta di un biglietto da visita che velocizza i contatti con i potenziali clienti. Per evitare disattenzioni esamina tutte le voci senza dilungarti troppo, attieniti al massimo entro le 7 righe. Ecco i punti che devi verificare prima di inviare la newsletter:

  • Nome e cognome in grassetto.
  • La tua professione. Per esempio: consulente SEO.
  • Il nome della tua azienda con relativo link che rimanda al sito web dell’attività.
  • Le informazioni di contatto: numero di cellulare o dell’ufficio, fax, indirizzo email.
  • Slogan aziendale se ne hai uno.

Email responsive per cellulari e tablet

Secondo Emailmonday, il 54% delle email sono aperte su dispositivi mobile e le percentuali sono destinate a crescere. Sai già dove voglio arrivare, vero? Tra i punti da verificare prima di inviare una newsletter c’è la sua ottimizzazione in ottica mobile friendly. Presta attenzione a questi elementi:

  • La lunghezza dell’oggetto da mobile deve essere molto breve ed efficace (concentra tutto in 5-6 parole). Ricorda che Il display del cellulare non è lo schermo del computer.
  • Struttura bene la email: cura la suddivisone in paragrafi, uso di grassetti, corsivi e link. In altre parole, devi migliorare la leggibilità del testo online e gestisci bene gli spazi. Ridimensiona gli elementi visual, riducendoli al minimo, tenendo in considerazione il fatto che vengono visti tramite smartphone.
  • Scegli il formato ideale per gli allegati: opta per soluzioni che possono essere fruite da tutti senza l’utilizzo di app specifiche. Per i documenti di testo, al .doc che richiede l’utilizzo di app specifiche, seleziona il formato PDF che si adegua a tutte le realtà.

Ancora un punto decisivo? Occhio ai bottoni che contengono la call to action: devono conformarsi alla punta di un dito e avere una dimensione di almeno 60×60 pixel.

Software per email marketing: controlla la qualità dei messaggi

Sto parlando di Mail Tester, un software per email marketing gratuito che ti aiuta a capire quale percentuale di rischio hai di essere etichettato come spam. Non è tutto. Facendo una suddivisione per sezioni, il tool analizza anche altre possibili criticità, dando un punteggio: viene effettuato un test sul messaggio per controllarne l’aspetto senza visual, il codice sorgente e l’effetto responsive.

Ma non solo. Viene esaminata anche la struttura del corpo email, valutando la quantità di testo, la validità html e l’inserimento dei testi alternativi per le immagini.

Inoltre, lo strumento ti mette al corrente anche della presenza di certificati, firme e impostazioni relative ai server di invio. Ciliegina sulla torta: Mail Tester ti avverte se ci sono link a indirizzi non funzionanti. Infine, riceverai un report per farti un’idea di massima sui punti da verificare prima di inviare una newsletter. Raccomandazione: al di là di qualsiasi software, fai un un check manuale.

I punti da verificare prima di inviare una newsletter: tu cosa fai?

Link rotti o sbagliati, oggetto email troppo lungo, mittente poco chiaro, assenza della firma email, immagini non ottimizzate ed email che non sono responsive. Questi sono i principali punti da verificare prima di inviare una newsletter. Tu cosa pensi? Cosa controllare prima di inviare un messaggio di posta elettronica? Lascia la tua risposta nei commenti.