Cosa NON è cambiato nella SEO (nonostante tutto)

Non cambiare SEO

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Si fa presto a dire “la SEO è in continua evoluzione“. Certo è vero, si tratta di una materia con ampissimi margini migliorativi e bisogna stare sempre sul pezzo se si vuole essere sempre visibili sui motori di ricerca: basta un piccolo cambiamento – e l’ignavia di fronte allo stesso – che si cade giù di posizionamento come una pera cotta.

Metafore fruttifere a parte, bisogna per un attimo mettere da parte gli entusiasmi da addetti ai lavori e pensare a quante volte si è affermato “che diavolo, ma questa roba funziona ancora!“. Non nasconderti, lo hai detto anche tu più di una volta.

Facciamo dunque una rapida carrellata dei 5 elementi nella SEO che, in fin dei conti, non sono cambiati (nonostante quel che si dica). In fondo, citando il detto gattopardesco per eccellenza:

Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.

Cosa NON è cambiato nella SEO

  1. Il peso dell’ottimizzazione offpage.Per quanto si parli di Content Marketing, valore aggiunto e soddisfazione dell’utente, quando si tratta di scalare le SERP i buoni e cari link fanno sempre la loro porchissima figura. Certo, rispetto a qualche tempo fa è più difficile, più sfidante ma continuo a pensare – dando una percentuale assolutamente personale – che un buon 60% di ottimizzazione sia da fare offpage.
  2. Gli EMD.Nonostante i filtri ad hoc, almeno sul limitato mercato italiano i domini a parola chiave esatta (Exact Match Domains) fanno sempre la loro parte. In alcune SERP sono ancora imprescindibili addirittura. Ovvio che, rispetto a prima, su query molto competitive bisogna offrire qualcosa di più che un dominio fortunato, ma spesso continua a fare la differenza, quel “cicino” in più che porta posizionamento.
  3. Il “ciclo delle stagioni”.Intendo: situazione di anarchia iniziale, filtro/update, serramento dei ranghi con nuovo escamotage, reload. Ad oggi, da Panda in poi, non si è ancora uscito da questo cerchio. Magari è la normale prassi di Google Inc. ma va da sé che sarebbe davvero bello “rompere la ruota” citando Daenerys Targaryen.
  4. Il posizionamento a brevissimo termine.Se ti vuoi posizionare nel breve, la vecchia SEO può ancora servire. Poi magari Google è ancora più reattivo rispetto a prima nel beccare la forzatura, ma se hai un interesse specifico a livello temporale, le peggiori tecniche Black Hat possono ancora dare una mano. Ribadisco, non è una promozione a questo tipo di attività, a lungo termine è sempre più facile farsi penalizzare, ma bisogna essere congruenti con gli obiettivi e saper valutare le conseguenze.
  5. Dimmi tu!

La parola a te, cosa NON è cambiato nella SEO negli ultimi tempi, a tuo avviso :)?

Aspetto la tua nei commenti!

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