Anno nuovo, SEO nuova? A una settimana dalla riapertura delle ostilità lavorative di post come questi ne sono passati sotto i flussi del mare magnum della Rete markettara italiana e in ultimo, non potevamo mancare nemmeno qui, su SEO Chef.

Purtuttavia nessuna ricetta magica, solo alcuni spunti dopo la pioggia di suggerimenti di questi giorni.

Vediamo insieme i nostri spunti-appunti per la SEO del 2014, perché sono in primo luogo suggerimenti per noi stessi, e quindi del tutto migliorabili.

E salve le date: il 7/8 e il 14/15 Febbraio per il corso di Web Marketing a Napoli targato SEOChef e Studio Samo!

I 5 spunti per la SEO 2014

1) Utilizzare (meglio) G+

Soprattutto dopo aver seguito esperti come Claudio Gagliardini, il primo spunto è quello di puntare fortemente sul social network made in Mountain View.

Non tanto per la mera SEO – ritorniamo dopo sui VERI segnali sociali – quanto per le possibilità di integrazione con la galassia G. e le possibilità di networking offerte da Google Plus.

Nelle intenzioni di Google, dovrebbe diventare la cartina tornasole dell’autorevolezza riguardo i settori su cui un account/persona si muove, e forse il “taglio” dell’authorship markup va in questa direzione (ne parleremo sempre qui, in un post dedicato).

Ad ogni modo, mentre la crème degli esperti di settore si sta spostando su Google Plus, ora manca solo la casalinga di Voghera per iniziare a fare anche del marketing effettivo.

2) Specializzare la propria SEO in un settore definito

Questo proposito è più difficile della cottura di un buon soufflé, visto il periodo economico piuttosto sgonfio, ma riuscire a lavorare per una determinata nicchia di mercato è un grosso vantaggio per due risvolti:

  • Più facile acquisire nuovi clienti sia per conoscenze che per portfolio;
  • Più facile lavorare in un settore di cui si conoscono le dinamiche.

Sembra il consiglio basilare di imburrare la teglia per evitare che l’impasto si attacchi ma abbiamo notato negli anni che sono davvero pochi i consulenti SEO focalizzati in un settore di riferimento. Tirando fuori il solito Pareto, l’idea potrebbe essere quella di spostare un 80% degli sforzi su un numero limitato di nicchie e un 20% aperto a ogni prospect.

Perché un minimo di elasticità (o sanità) mentale tocca conservarla!

3) Testare sul mercato di riferimento

Consiglio buono per tutti gli anni ma approfondiamo: ogni SERP sembra sempre di più una competizione a sé, sotto il cappello di Google ovvio, ma con azioni e reazioni differenti.

Insomma, esiste la pasticceria con le sue regole e i suoi ingredienti ma una torta alla Buddy Valastro può essere considerata golosa per il palato dell’americano medio e stucchevole per un italiano.

Declinato per la SEO del 2014: essere molto morbidi in un settore ultra-competitivo dove lo scontro è duro come il cioccolato fondente? Non sappiamo sia possibile, aspettiamo ancora casi studio davvero concreti a riguardo.

4) Non buttare la SEO con l’acqua sporca

Da segnalazioni di SEO come Ivano De Biasi ed Emanuele Tolomei appare evidente come Google sia ancora imperfetto. Che dire del caso di “Hotel Milano Marittima” cruccio di Riccardo Mares?

In questo contesto è vero che la grande G è in grado di penalizzare da un giorno all’altro se fai ancora Link Building al chilo ma certe SERP non si spiegano proprio. La SEO serve ancora, e in rari casi, la vecchia SEO ancora dà risultati egregi.

A ognuno le sue conclusioni.

5) Stare attenti ai veri segnali sociali

Lo diciamo perché è stato chiesto molte volte nel corso del 2013: no, 100 condivisioni su Facebook non hanno effetto diretto sulla SEO.

I +1 di Google Plus dovrebbero avere qualche risvolto nel computo delle SERP personalizzate introdotte in Italia a Dicembre, ma non sono questi i segnali sociali.

SEOmoz parla dal 2010 di LDA (Latent Dirichlet Allocation) e co-occorrenza.

Vale la pena anche dare uno sguardo al comportamento dell’utente all’interno del sito: tempo di permanenza, percentuale di rimbalzo. Non sono segnali SEO diretti e in alcuni casi ci sono stati fraintendimenti tanto grandi da generare l’idea che un’alta percentuale di rimbalzo era penalizzata ma..

Si dice da una vita che si ottimizza per le persone e non per i motori di ricerca, nevvero?

Tu cosa ne pensi? Quali sono gli spunti della tua SEO per il 2014?