SEO e Copywriting non sono la stessa cosa: la ventata di freschezza che avrebbe dovuto portare il Content Marketing nel sempre bollente ambiente della visibilità online alla fine non è altro che le pratiche applicate da tempo dai marketer più accorti. Insomma, tutto è contenuto e tutto il contenuto va ottimizzato!

Però è pur vero che nel cono del Marketing, SEO e Copywriting sono come cioccolato e panna: due gusti separati, ma che insieme formano un qualcosa di così grandioso e goloso da soddisfare anche i palati più arsi.

Perché SEO

Non starò qui a ripetere per l’ennesima volta che la SEO è fondamentale per essere visibili sul canale Search del Marketing, a patto che si ottimizzi pensando sia all’utente che al motore di ricerca .. bla…bla…bla (alla fine, in fondo l’ho ripetuto!)

Pochi cavoli, che poi con il gelato fanno un po’ schifo, allo stato attuale l’enorme mole di fattori che concorrono al posizionamento fanno si che ci sono mille e uno modi per rendere un sito visibile e non tutti questi seguono la ricetta di Google.

Il problema da affrontare qui non è quanto forzare o meno la mano, sta all’etica di ogni professionista e soprattutto ai suoi obiettivi: qua la domanda è.. anche se posiziono bene un sito, se non è appetibile e appetitoso per l’utente, non è usabile, non lo convince a comprare, mi sono solo abbuffato della dolce cioccolata del mio buon risultato in SERP ma a livello di ritorno rimango in una poltiglia marrone molto meno golosa.

Perché Copywriting

Innanzitutto copywriting perché è così che si chiama: declinalo in Content Marketing, Curation e altre sfumature ma resta il fatto che si tratta di quell’attività rivolta al persuadere un utente, con i contenuti testuali, a compiere l’azione desiderata.

Nessun trick mentale che ricorda la vecchia battuta della brioche con il gelato, semplicemente pensa a “per-sedurre” (passami il neologismo) l’utente facendogli venire l’acquolina in bocca per una soluzione che già mentalmente aveva cercato.

Il problema? Allo stato attuale, che ne dicano dalle parti di Google e adepti (“puntiamo ai contenuti utili e di qualità!“) anche Ogilvy potrebbe avere problemi a posizionarsi sul motore di ricerca con la sola forza dei buoni contenuti.

Fermo restando che un copy ha gli strumenti cognitivi e di esperienza tali da poter individuare le modalità e i termini di ricerca dell’utente-tipo.

Una vaschetta grande, grazie

Seppur separati, cioccolato e panna, SEO e Copywriting sono due competenze che legate danno vita a un variegato buonissimo che è il più della somma delle parti. IMHO perdersi nelle definizioni, nella sfumatura dove i due gusti si mescolano è un bell’esercizio di definizione di confini delle professionalità ma in fondo a che serve?

Quando il cliente ci verrà a chiedere una vaschetta di competenze di Marketing, non sarà la quantità di gusti buttati dentro che farà la differenza, ma il mix vincente dell’insieme.

Tu cosa ne pensi? Preferisci il pistacchio?