Il posizionamento sui motori di ricerca è una competizione spietata: nella migliore delle ipotesi, fra geolocalizzazioni, ads e widget di Google, sono 10 i risultati organici entro i quali dovrai piazzarti. Dalla seconda pagina in poi ti aspetta l’oblio.

Una volta stabilito il B.O.T. , il secondo passo da fare è chiedersi come diavolo hanno fatto i risultati in prima pagina a meritarsi la posizione di risultati più congruenti alla domanda di un utente? Parafrasando il principe Hans che chiede ad Anna “posso dire una follia?” chissà cosa penserebbe Sun Tzu – si, l’autore de L’Arte della Guerra” dei tuoi competitor SEO.

Sono sicuro che direbbe:

Se non conosci te stesso, né conosci il tuo nemico, sii certo che ogni battaglia sarà per te fonte di pericolo gravissimo.

In soldoni, vuol dire che senza un strategia orientata al listening di settore, a quello che puoi offrire e e cosa offrono i tuoi competitor, ti stai esponendo (e il tuo cliente con te) al rischio di una debacle memorabile, degna della peggiore Waterloo.

Poi, il buon saggio continuerebbe:

Se non conosci il nemico, ma conosci soltanto te stesso, le tue possibilità di vittoria saranno pari alle tue possibilità di sconfitta.

Torniamo alla premessa del post: ok, abbiamo già stabilito il piano che ci riguardo ma ciò non è sufficiente. Insisto tanto su questo punto, perché spesso il cliente-tipo tende a sottovalutare, se non denigrare, il proprio concorrente – adducendo le sue fortune ad artifici e inghippi. Bisogna andare al di là della consueta “italianità” e seguire l’ultimo consiglio di Sun Tzu:

Conosci il nemico come conosci te stesso. Se fari così, anche in mezzo a cento battaglie non ti troverai mai in pericolo.

 

Insomma, bisogna analizzare i proprio competitor come si analizzerebbe il proprio business e se possibile, ancora meglio.

Come analizzare un competitor lato SEO

Personalmente agisco così, a un livello ancora precedente alla Search:

  • Segno i 5 punti di forza e i 5 punti di debolezza del concorrente (UX, velocità del sito, anche avvelendomi di tool come PageSpeed Insights).
  • Segno quello che è possibile migliorare rispetto i punti di debolezza, e di forza, del competitor e su cosa proprio non si può fare nulla (es. non c’è budget per una serie di video-tutorial su Youtube e/o è possibile rendere la scheda prodotto migliore grazie ai prodotti correlati).

Incanalandoci nella SEO:

  1. Utilizzo tool come SEMRush e il potentissimo SEOZoom per stimare il traffico e le query su cui il competitor sembra ricevere traffico da organico (quanto sarebbe bello avere accesso ad Analytics e Search Console altrui, vero :D?).
  2. Comparo i posizionamenti del competitor sulle query da me scelte con quelle del sito da ottimizzare.
  3. Utilizzo tool come Xenu a supporto di una analisi Onpage del competitor, studiando anche il copy a livello di tone-of-voice per capire inoltre se il tipo-Persona da soddisfare è esattamente lo stesso.
  4. Utilizzo tool come Majestic a supporto di una analisi Offpage del competitor, per capire quali backlink ha, come ottenerli per pareggiare i conti o come fare di meglio (mai sentito anche di tecnica del grattacielo?).
  5. Lo lascio a te! Che punto aggiungeresti?

Insomma, per fare le pulci al tuo concorrente, cosa ti inventi :)?