blogging

In questi mesi ho puntato l’attenzione sul blogging aziendale, sull’importanza di avere una buona piattaforma sulla quale pubblicare articoli e contenuti utili per attirare l’attenzione sulla propria attività. Investo in contenuti per attirare i miei potenziali clienti, li trasformo in lead e poi in prospect. Alla fine diventano clienti.

Certo, ci sono delle sfumature in questo percorso. Ma la base è chiara. Fare blogging è un’attività centrale per chi lavora in azienda, per il freelance, per l’imprenditore. Ci sono situazioni in cui queste risorse possono essere utilizzate in maniera diversa, per fare altro. Non è sempre giusto aprire un blog, ma spesso può essere la soluzione giusta per dare risalto alla tua attività.

Quindi lode al blogging. Ma è sufficiente?

Bella domanda. Basta aprire un blog con WordPress per raggiungere la tua audience? No, per ottenere questo risultato devi essere ovunque. Come suggerisce Pat Flyn, devi seguire il tuo pubblico nei luoghi di ritrovo pubblico. E questi luoghi sono dei veri e propri campi di studio dove devi osservare, ascoltare ed entrare in relazione.

In un suo podcast, Pat Flyn spiega con precisione il suo punto di vista: se ti adagi su un unico canale, ad esempio il blog, perdi tutto quello che succede altrove. Ecco una trascrizione interessante del podcast, ed ecco un passaggio che reputo decisivo per comprendere la filosofia del Be Everywhere:

“But gee, when you start it out – when you start a blog or a website or any sort of business, it’s like I compare it to putting a message into a bottle and then throwing it into the ocean. (…) You’ve got to place your message where people are already looking for brands or websites or information that you already have”. 

Quando inizia a pubblicare sul tuo blog stai buttando una bottiglia a mare, Dentro c’è un messaggio, forse qualcuno lo leggerà. Forse verrà trovato grazie a Google, grazie a un buon lavoro SEO o di Social media Marketing. Ma non puoi affidarti alla sorte: devi seguire il tuo pubblico, devi essere presente nei luoghi in cui si ritrovano e discutono.

In questo modo puoi raggiungere un obiettivo utile per la tua attività: riuscire a entrare in contatto con le persone giuste nel luogo in cui si trovano. Nel luogo digitale che loro hanno scelto, non tu. Questo significa che devi adattare la comunicazione attraverso canali differenti. La sostanza è quella, il messaggio che vuoi veicolare su Youtube ha gli stessi valori del blog. Ma la forma è differente.

Be Everywhere nel Content Marketing

Questo principio, essere ovunque e seguire la propria nicchia per creare un’audience, può essere trasferito alla tua attività di content marketing. Attività che non è solo sinonimo di scrittura e di blogging: ci sono mille modi per lavorare con i contenuti, ed è proprio questo il principio da sfruttare. Devi essere ovunque, devi occupare tutte le attività che potrebbero interessare i tuoi follower:

  • Articoli per il blog.
  • Ebook.
  • Case study.
  • Infografiche.
  • Video.
  • Mini video.
  • Coupon.
  • Demo.

Potrei continuare. Quello che è importante sottolineare a questo punto è la necessaria organizzazione di questi contenuti all’interno di un funnel. Ovvero di un percorso che ti permetta di nutrire i tuoi contatti attraverso un processo chiaro, non dispersivo. Capace di accompagnare il contatto da uno stato di distacco (non ho mai sentito parlare del tuo brand) a quello di promoter (consiglio il tuo brand ai miei amici perché ho provato il prodotto/servizio).

inbound marketing

Nel corso del funnel (MOZ) si susseguono contenuti diversi. Tu devi esserci, devi creare dei contenuti da distribuire sui canali giusti per accompagnare l’utente verso la vendita e oltre. Essere ovunque ripaga anche nel content marketing, soprattutto se hai le risorse per coprire tutti i punti. Ma se non ci sono queste risorse?

La soluzione è semplice: punta su un unico canale. Non perdere tempo ad approfondire altre soluzioni se sai che non hai le risorse (quindi un social media team) utili per puntare all’eccellenza. Blog, social, newsletter ma anche community, forum, comment marketing, video marketing: puoi fare tutto? Puoi creare contenuti per ogni settore? puoi presidiare tutte le community?

No, non puoi. Trying to be everywhere with your social media plan will result in not being anywhere with substance. Narrow your focus and see greater results. Essere ovunque – sottolinea Laurie Hurley – spesso si traduce con il non essere: concentrati sulle risorse importanti per il tuo business.

La tua opinione

Il mio punto di vista è semplice: investire tutte le risorse disponibili per coprire i settori nel miglior modo possibile. Altrimenti meglio concentrare le forze verso i canali che puoi coprire in modo efficace. In un mondo ideale l’azienda dovrebbe essere ovunque. Ma se non puoi coprire tutti i canali di comunicazione cosa fai? La mia opinione è chiara, ora lascia la tua nei commenti.